martedì 28 luglio 2015

ANTICO ESERCIZIO DI RIATTIVAZIONE E RIEQUILIBRIO PINEALE E PITUITARIO

E' una grande vergogna spargere il sangue e divorare le belle membra di animali ai quali è stata violentemente tolta la vita. - Empedocle (400 a.C.) - 


mind-power-measure

Questo esercizio è considerato molto importante negli antichi testi yogici: apporta numerosi benefici a livello fisico ma ancora di più a livello sottile. Esso infatti stimola le ghiandole endocrine situate nel cervello aumentando e attivando le loro secrezioni ormonali inducendo rilassamento, incremento dell’energia vitale e il riequilibrio di tutto il sistema ormonale e ghiandolare del corpo.
Il suo nome è Khechari mudra che significa chiusura della lingua, una posizione particolare di questo muscolo, che rivolto verso l’interno solletica la parte molle del palato, attraverso un movimento ritmico e continuo. Nella cavità retrostante il palato vi sono la ghiandola pineale e la ghiandola pituitaria. Che secernano importanti sostanze regolatrici del sistema endocrino.

pituitaria e pineale

“Fondamento di questa pratica è quello di stimolare le ghiandole poste nella regione cervicale, e direttamente corrispondenti a tale posizione, in modo da aumentare la produzione di determinate sostanze chimiche, in grado di agevolarci nella percezione delle realtà sottili. Nella base del cranio, e più precisamente nella sella turcica dell’osso sfenoide è collocata l’ipofisi, o pituitaria, che stimola la produzione di spermatozoi nell’uomo, e nella donna la maturazione dei follicoli. 

Questa ghiandola è centro di regolazione della vita endocrina e secerne l’ormone somatotropo, la prolattina, l’ormone adenocorticotropo, l’ormone tireostimolante, e altri. Oltre all’ipofisi, abbiamo, annessa all’encefalo, un’altra ghiandola a secrezione interna: la pineale, che in alcune culture misteriche veniva strappata a coloro ai sacrificati alla divinità e assorbita dai sacerdoti, per divinare il futuro, o entrare in stati alterati di coscienza. Tali ghiandole rappresentano la radice energetica, il ponticello, posto fra il corpo fisico, la mente e l’anima, assieme alle ghiandole sessuali, trasmutano le energie grossolane, in energie sottili; ponendole a disposizione della volontà e il genio dell’operatore. In parche parole sono intimamente collegate alle ruote superiori.

Ed è proprio la pineale a sostenere direttamente la stimolazione del massaggio orale, provocando il secernimento, non immediato, di un particolare nettare che contiene la serotonina, precursore delle endorfine: la sostanza psicotropica prodotta dal corpo umano. Si constata, infatti, che uno degli effetti riconducibili a questa pratica, risulta focalizzarsi nella dilatazioni delle percezioni, e in un maggior ricordo dell’attività onirica fin dalle prime sedute: portandoci a navigare nello spazio del nostro mondo interiore.
Inoltre attraverso il Khechari Mudra riusciamo ad arrestare la cantilena della mente, il chiacchiericcio interiore, e ci induciamo in uno stato di rilassamento e di abbandono.“

Tecnica

Chiudere la bocca, portare all’indietro la lingua il più possibile senza forzare, e per più tempo possibile, massaggiando ritmicamente la parte molle del palato.
Le prime volte la lingua indietro può diventare subito fastidioso, in questo caso rilassa la lingua per alcuni secondi e poi ripeti la pratica. Con la pratica regolare la lingua salirà automaticamente entro le cavità nasali per stimolare maggiormente i centri nervosi vitali del cervello.
Come risultato si può ottenere una secrezione dolciastra, chiamata nettare degli dei. 
Negli stati avanzati della pratica possiamo raggiungere uno stato di alterazione della percezione. Sospendere la pratica se si avverte una secrezione amara.
Lo stile di vita moderno in cui si vive proiettati nel futuro in continuo stress e in cui l’alimentazione riflette questo stato disfunzionale, le ghiandole endocrine con gli anni riducono sempre di più le loro secrezioni portando all’invecchiamento, disturbi psicologici, sessuali e digestivi. La loro funzione è invece massima nei bambini fino ai 12 anni. Tramite le loro secrezioni ormonali controllano tutto il corpo è quindi molto importante tenerle in considerazione.
 

lunedì 20 luglio 2015

ELIMINARE I CRISTALLI DI ACIDO URICO CON LA BEVANDA A BASE DI ZENZERO, SEDANO E LIMONE

E' una grande vergogna spargere il sangue e divorare le belle membra di animali ai quali è stata violentemente tolta la vita. - Empedocle (400 a.C.) -


Rimedio allo zenzero e sedano per eliminare i cristalli di acido urico

A volte, una cattiva alimentazione che include carne rossa, frattaglie o acciughe, scatena questo problema molto comune che impedisce al nostro corpo di liberarsi dall’eccesso di purina. Poco a poco, appaiono dei piccoli cristalli di acido urico che si accumulano nelle articolazioni, il che causa dolore e infiammazioni.
Nei casi più gravi, è molto comune soffrire anche di gotta, il classico gonfiore dell’alluce che è fonte di tanti dolori e fastidi. Tuttavia, è possibile evitarlo?  
Come si fa a ridurre l’acido urico? Un rimedio semplice ed efficace è quello che vi presentiamo oggi in questo articolo. Abbinato a una dieta corretta e ad abitudini di vita più sane, tra cui importantissimo è l’esercizio fisico, riuscirà a farvi stare molto meglio.

Rimedio naturale contro l’acido urico

zenzero-500x357 Acqua-al-sapore-di-zenzero-500x331

Ingredienti

  • 1 cetriolo.
  • 2 gambi di sedano.
  • 200 gr di zenzero.
  • Il succo di ½ limone.
  • Un bicchiere d’acqua (200 ml).
Questi ingredienti tutti naturali agiscono come medicinali contro l’acido urico:
  • Il cetriolo: il cetriolo è diuretico e idratante, l‘ideale per eliminare l’eccesso di acido urico presente nel sangue. Questo ortaggio è povero di grassi ed è il contorno perfetto da includere in tutte le diete. È molto gustoso ed è ottimo sia nelle insalate sia in frullati o centrifughe come quella che vi presentiamo oggi.
  • Il sedano: il sedano rinfresca e idrata l’organismo. Il suo sapore particolare si abbina perfettamente a molte ricette. Potete usarlo per preparare zuppe e insalate o da aggiungere ai piatti di carne e a bevande dalle proprietà medicinali, proprio come quella di cui vi parliamo in questo articolo. Il sedano è ottimo per eliminare sia il colesterolo cattivo sia l’eccesso di acido urico. Aiuta a pulire l’organismo, ha proprietà diuretiche e, inoltre, agisce come stimolante per favorire il corretto funzionamento del fegato. Come potete vedere, è un alimento che non dovrebbe mai mancare in cucina.
  • Lo zenzero: questa radice dalle proprietà medicinali è spesso usata per combattere il dolore e le infiammazioni, ma sapevate che è anche l’ideale contro la gotta e le infiammazioni articolari? Stando a uno studio condotto nel gennaio del 2010 e poi pubblicato sulla rivista Food and Chemical Toxicology, lo zenzero è ricco di un elemento chimico chiamato 6-shogaol. Questo composto riduce le infiammazioni causate dai cristalli di acido urico. Se non avete dello zenzero a casa, credeteci, andate subito a comprarlo per preparare questo rimedio naturale.
  • L’acqua: Per eliminare l’acido urico è fondamentale bere 6-8 bicchieri d’acqua al giorno. Infatti, prima di tutto, è necessario depurare l’organismo ed eliminare tutte quelle tossine dannose che scatenano problemi di salute.
  • Il limone: esistono pochi altri frutti che hanno le stesse proprietà depurative, sfiammanti e adatte a eliminare l’acido urico del limone. Grazie al suo potere alcalinizzante è in grado di ridurre l’eccesso di sali di acido urico che si accumulano attorno alle articolazioni. Inoltre, il limone è ricco di vitamine e minerali, un alleato perfetto del quale non si può fare a meno.

Preparazione

  • Iniziate lavando bene il cetriolo, i gambi di sedano e lo zenzero.
  • Sbucciate e tagliate a pezzetti il cetriolo, abbastanza piccolo per riuscire a infilarlo nel vostro frullatore. Fate lo stesso con il sedano.
  • Spremete il mezzo limone per ottenerne il succo. Potete conservare l’altra metà in frigorifero. Mettete il succo in un contenitore e mettetelo da parte.
  • Avete preparato i 200 grammi di zenzero? Potete aiutarvi con una bilancia per ottenere la quantità esatta.
  • Mettete tutti gli ingredienti nel frullatore. Una volta pronti, mischiateli con un bicchiere d’acqua e il succo di limone. Mescolate bene tutti gli ingredienti e, se volete, potete aggiungere dei cubetti di ghiaccio. Vedrete che è molto più buono freddo.
  • Bere questo rimedio naturale subito dopo pranzo. In questo modo aiuterete la digestione e il corpo a depurarsi molto meglio dall’eccesso di acido urico e dai cristalli accumulati. Inoltre, aiuterà il fegato a ottimizzare le proprie funzioni, riducendo le infiammazioni articolari.
  • L’ideale sarebbe bere questo rimedio per un’intera settimana. Dopodiché, potete fare una pausa di 4 giorni e ricominciare poi la cura. Se bevuto regolarmente, questo rimedio vi aiuterà anche a ridurre l’eccesso di colesterolo. Vedrete che risultati quando farete le prossime analisi!
Tratto da: http://viverepiusani.com/rimedio-allo-zenzero-e-sedano-per-eliminare-i-cristalli-di-acido-urico/

ACQUA ALL'UVETTA PASSA PER DEPURARE IL FEGATO

E' una grande vergogna spargere il sangue e divorare le belle membra di animali ai quali è stata violentemente tolta la vita. - Empedocle (400 a.C.) -


Il segreto principale dell’uva passa? Riesce a stimolare i processi biochimici del fegato, aiutandolo a depurare meglio il sangue. Le proprietà dell’acqua di uvetta risiedono principalmente negli incredibili benefici di quest’ultima, che tutti conoscerete.
Se utilizzate questo rimedio per quattro giorni consecutivi, noterete come digerirete meglio e avrete maggiore energia. 

1. Conoscete i benefici dell’acqua dell’uva passa?

uva passa

I medici lo consigliano spesso: mangiare uvetta la mattina aiuta a prendersi cura del cuore, a eliminare il colesterolo cattivo, a ridurre i trigliceridi e a evitare la stitichezza.
L'uva passa, inoltre, costituisce una fonte naturale di vitamine e sali minerali, ma questi benefici aumentano in maniera considerevole se, ad esempio, bevete l’acqua dell’uvetta messa a bagno.
In tal modo, riducete il contenuto di zuccheri e ottenete un rimedio medicinale molto adatto per il fegato.

Spieghiamo.

Fonte naturale di antiossidanti

È importante ricordare che l’uva passa è una delle migliori fonti naturali di antiossidanti. Dovete pensare che si tratta di uva essiccata, un frutto così ricco di flavonoidi, perfetto per proteggervi dai radicali liberi e per rafforzare le difese immunitarie.
L’uvetta e la sua acqua sono un rimedio tradizionale per prevenire la comparsa di numerose malattie cardiache ed epatiche. Vale la pena averlo presente.

Permette di depurare l’organismo e di eliminare le tossine

Come già sapete, tanto il fegato quanto i reni sono organi essenziali responsabili di depurare il sangue, eliminare i metalli pesanti o le tossine che, accumulandosi, finirebbero per farvi ammalare. Tuttavia, a volte queste funzioni possono essere ostacolate da una dieta inappropriata, dal consumo di troppi grassi o da abitudini di vita scorrette.
Bere l’acqua dell’uvetta per quattro giorni consecutivi, almeno una volta al mese, vi permetterà di aiutare il fegato a svolgere questi compiti di base di disintossicazione, sarà un alleato nei periodi in cui vi sentite pesanti o in cui notate di avere una digestione più lenta e dolorosa.

Favorisce la digestione

Bere acqua di uvetta è un metodo semplice ed efficace non solo per depurare il sangue e stimolare le funzioni epatiche, bensì anche per favorire la digestione. Favorisce la secrezione dei succhi gastrici, gli alimenti vengono processati meglio e si assorbono più nutrienti. Tutti questi benefici si noteranno già dopo due giorni dall’inizio dell’assunzione di questo rimedio.

Come preparare l’acqua di uvetta?

uvetta

Ingredienti

  • 2 bicchieri di acqua (400 ml)
  • 150 grammi di uvetta

Preparazione

  • Innanzitutto, vi consigliamo di scegliere bene l’uvetta. Evitate quella troppo brillante perché quella lucentezza non è naturale e di solito è il risultato di qualche trattamento chimico per farla risultare più accattivante. Cercate quella dal colore più scuro e naturale; non deve essere né troppo dura né troppo morbida. Scegliete bene quella che non ha nessuna imperfezione.
  • La prima cosa da fare sarà poi lavare bene questi 150 grammi di uva passa. Una volta pulita, mettetela da parte.
  • Mettete a scaldare due bicchieri di acqua. Quando arriva a ebollizione, aggiungete l’uvetta pulita e lasciate che cuocia a fuoco lento per 20 minuti. È molto facile, ma la preparazione non finisce qui, bensì dovete lasciarla a bagno in quella stessa acqua per tutta la notte.
  • Il mattino seguente non dovete far altro che separare l’acqua dall’uvetta e riscaldare di nuovo quell’acqua così gustosa e medicinale che avete ottenuto. Potete berla tiepida o calda, come preferite, ma l’importante è che la beviate a digiuno appena alzati. In seguito, aspettate tra i 30 e i 35 minuti prima di fare colazione.
  • L’ideale è che lo facciate ogni giorno per quello successivo e che la notte lasciate tutto pronto per poter bere quest’acqua appena svegli.
  • Ricordate di utilizzare questo semplice rimedio per quattro giorni consecutivi. Scegliete sempre l’uvetta più scura e, per assicurarvi che non sia stata sottoposta a nessun processo pericoloso per la salute, compratela in stabilimenti biologici o naturali, in cui sapete che non è stata coltivata o trattata con pesticidi.
  • Potete usare questo rimedio una volta al mese; non ha effetti collaterali e il fatto più interessante è che non comprende lo zucchero che è sempre presente nell’uva passa. Se seguite una alimentazione povera di grassi, che includa frutta e verdura fresca, godrete sempre di una salute epatica migliore, per la quale questa acqua di uvetta sarà senza dubbio un ottimo alleato.

IL DIGIUNO E' LA TAVOLA OPERATORIA DELLA NATURA - V. VACCARO -

E' una grande vergogna spargere il sangue e divorare le belle membra di animali ai quali è stata violentemente tolta la vita. - Empedocle (400 a.C.) - 


Il digiuno viene definito spesso la “tavola operatoria della natura”, poiché tramite esso – senza bisturi, senza l’uso di alcun prodotto chimico-farmaceutico, e dunque anche senza controindicazioni di sorta – è possibile far sparire in pochi giorni lipomi, miomi, tumori al seno e altro.

Far sparire in pochi giorni lipomi, miomi e tumori al seno, mediante autolisi o auto-scioglimento, senza orribili mutilazioni e senza l’uso di farmaci, è cosa normalissima per l’igienismo, anche se medici e medicalizzati rimangono spesso perplessi, sbalorditi ed increduli, di fronte a questa possibilità.

E’ chiaro che se un soggetto si alimenta quotidianamente al meglio, vale a dire con cibo prevalentemente crudo, e abbondanza di frutta, se respira come si deve, se fa del moto, se riposa bene, se prende il sole, e cerca di vivere in armonia con sé stesso e gli altri, non ha bisogno di digiunare. Gli basta il normale e naturale digiuno notturno e la colazione a base di frutta acquosa, per regolare perfettamente il suo organismo. Per una persona non carica di troppi veleni, e di pre-esistenti patologie curate con farmaci, il digiuno autogestito può estendersi senza troppi problemi a una settimana ed anche oltre, se vuole magari mandar via innocentemente qualche chilo di troppo.

Difficile dire con certezza quanto a lungo si può estendere un digiuno senza assistenza, dato che ogni caso è diverso. A volte, per evitare crisi eliminative troppo forti ed intense (soprattutto nelle persone molto intossicate), si suddivide il digiuno in due o tre sedute a distanza di uno o due mesi.L’assistenza al digiuno si limita, in ogni caso, a parole di spiegazione e di incoraggiamento, durante il momento delicato delle crisi espulsive, e a niente altro che quello. Trattasi dunque di supporto psicologico più che pratico.

Quando il digiunante ha a disposizione una decina di bottiglie di acqua distillata (o comunque leggera in termini di minerali) vicino al comodino, quando sta rilassato a letto, quando mantiene un bel ritmo respiratorio, quando la stanza è arieggiata, priva di odori e di rumori, di radio e televisione, tutto procede liscio.

Il digiuno si interrompe allorquando arrivano i segnali giusti, ovvero quando la patina bianca della lingua scompare, quando le urine ridiventano chiare, quando l’alito e il sapore in bocca ridiventano gradevoli, e quando ritorna in modo prepotente l’appetito.

Il digiuno, tuttavia, non si interrompe certamente buttandosi su un piatto di spaghetti, ma con qualche giorno di alimentazione fruttariana (meglio solo frutta acquosa) o a base di centrifugati o frullati di carote, bietole, mele, ecc., per completare il lavoro ripulitivo, per poi riprendere alla fine la dieta normale umana, che è quella vegana tendenzialmente crudista, priva di effetti collaterali ed intossicanti (salvo che uno non voglia rimettersi nuovamente nei guai).

Ogni fenomeno fastidioso, ogni dolorino, ogni debolezza, ogni senso di vertigine, ogni eritema e ogni rigonfiamento epidermico, ogni scarico di muco, ogni liberazione di pus, ogni eventuale tensione nervosa ed ogni temporaneo picco depressivo, vanno inquadrati nella famosa crisi eliminativa.
Trattasi di una crisi costruttiva, gestita con sapienza dal sistema immunitario, che con l’aiuto dissolvente dell’acqua leggera e demineralizzata,smaltisce le acque stanche e le cellule grasse, disgrega i depositi interni di minerali inorganici, di acidi, di urokinasi, di ammoniaca, di caffeine, teine, nicotine e cadaverine, nonché demolisce per autolisi le crescite patologiche ed irregolari tipo calcoli, tumori, cisti, lipomi e compagnia bella.

Il digiuno però non si limita a quanto sopra, ma fa molto di più. Smonta e smentisce categoricamente tutte le bugie pasteuriane e neo-pasteuriane, tutte le teorie mediche sui batteri e sui virus, sulle intolleranze e le allergie. 
Annienta e ridicolizza tutte le vecchie ideologie, tutti i martellamenti ministeriali su virus e ceppi virali provenienti dai vari punti cardinali del globo, evidenziando come un corpo diagnosticato carico di batteri e virus, senza alcun antibiotico ed alcun antivirale, senza alcuna vaccinazione, si libera velocemente da batteri e virus accumulati, riacquistando al 100% la sua salute.

Infatti, se avessero ragione i virologi e gli immunologi, una persona che affronti un digiuno, carica di batteri e di virus, lasciata senza cure biochimiche all’azione di tali voraci predatori, verrebbe divorata velocemente dai medesimi, sviluppatisi nel frattempo esponenzialmente, e morirebbe in preda a mille sofferenze. Succede invece esattamente l’opposto.
Come mai?
I virologi si defilano e scappano via imbarazzati. Non sanno cosa rispondere. Il motivo è ben presto spiegato. I batteri non trovano più porcherie da mangiare all’interno di un corpo ripulito dal digiuno, riducendosi così al quantitativo normale, logico e simbiotico previsto dalla natura. I virus, ovvero i detriti derivanti dalla fisiologica moria cellulare (normale ricambio metabolico giornaliero che vede miliardi di cellule morire e trovare le proprie sostitute), vengono parzialmente riciclati (vedi recupero del ferro in zona intestinale), e poi espulsi. Anche le allergie vengono a loro volta attenuate ed esorcizzate in modo naturale.

Nessuna meraviglia dunque che l’Ordine Medico combatta l’igienismo e il digiunismo a spada tratta, dicendone di cotte e di crude, spaventando a morte i malati e inducendoli a evitare tale pratica.  
Il digiuno mette in evidenza più di ogni altra cosa al mondo gli svarioni, gli spropositi, le ipocrisie, le corruzioni e le piccolezze della medicina. Il digiuno denuda spietatamente il monarca sanitario, mettendolo sotto i riflettori, smascherando tutto quanto c’è sotto. In definitiva, sbeffeggia la vorace e venale sanità mondiale, facendo guarire perfettamente la gente col semplice costo di poche bottiglie di acqua e di un piccolo sacrificio.

Ho dovuto scrivere decine di articoli su questo argomento, tipo: “Scienza e fantascienza del virus”, oppure “L’AIDS non malattia ma programma di governo”, “Il caso Sandlers e i conigli polio-resistenti”, “La farsa del contagio batterico-virale”, e tanti altri, per scalfire le intoccabili cattedre dei baroni e demolire le presunzioni e le arroganze dei ministri e dei sottosegretari, dei governi, dei piazzisti e dei portaborse, dei giornali e delle televisioni.

Ma coi ragionamenti teorici, è facile inceppare nelle trappole dei sofismi e nelle reti degli azzeccagarbugli.Qui parliamo di un esperimento pratico, facilmente ripetibile, verificabile e controllabile da una qualsiasi giuria pubblica. In realtà bastano 3-5 giorni di digiuno, per smantellare ogni montatura sanitaria, ogni costruzione fasulla e truffaldina basata sul binomio batterio-virus. Il digiuno è la prova del nove che batteri e virus non c’entrano in alcun modo con le malattie, non le provocano, ma sono semmai causati e moltiplicati da esse, e dalle tossicità accumulate precedentemente dal fisico. Si tratta di una semplice, chiara ed inequivocabile prova.

di Valdo Vaccaro valdovaccaro.blogspot.it
Fonte: http://www.breaknotizie.com/il-digiuno-e-la-tavola-operatoria-della-natura/

PULIZIE CON IL DENTIFRICIO - ALTRI USI -

E' una grande vergogna spargere il sangue e divorare le belle membra di animali ai quali è stata violentemente tolta la vita. - Empedocle (400 a.C.) - 

pasta de diente

Gli usi incredibili del dentifricio:

Macchie sul tappeto e tappezzeria: Mettere del dentifricio su una spazzola e pulire la macchia sul tappeto, potrebbero servire più interventi. 


Pastelli e macchie di inchiostro: Spargere un po' di pasta sulla macchia e poi rimuovere con una spugna morbida. Serve a macchie su tessuti o pareti.

Per lucidare o pulire infissi cromo cucina o bagno: Applicare un po 'di pasta, attendere alcuni minuti, poi rimuovere con un panno umido, e vedere il risultato.


Per pulire CD e DVD graffiati: Mettere alcuni dischi di pasta e poi pulire con cotone risolverà il problema.

 
Per rimuovere brufoli dalla faccia: Applicare del dentifricio sul brufolo e lasciare per qualche minuto, Il potere disinfiammante del dentrifricio allevierà il viso.


Per pulire le unghie: Mettere sulle unghie del dentifricio, lasciate riposare qualche minuto, quindi rimuovere.


Come un deodorante per le mani: Quando sulle mani sono presenti odore di cipolle, aglio o qualsiasi odore sgradevole, è possibile applicare il dentifricio sulle mani e le dita, strofinare e risciacquare.


Punture e bruciature ferita: Applicare del dentifricio apporta lenimento e rinfresca. Inoltre se applicato immediatamente dopo una scottatura, impedirà la formazione di bolle.


Per pulire la piastra: Applicare un po ' di pasta nel piatto di metallo dove è sporco, rimuoverla con un panno e risciacquare.


Per le bottiglie: Pulire la bottiglia con dentifricio per spazzare via i detriti e deodorare. Assicurarsi di  risciacquare bene.

Per le macchie su pavimenti in legno pregiato o linoleum: Aggiungere su di un panno morbido un po' di dentifricio e strofinare il pavimento fino a quando la macchia sarà dissolta.


Prevenire l'offuscamento dei vetri del bagno: Applicare dentifricio sul vetro del bagno eviterà che si appanni.


Fonte: ignisnatura.cl

venerdì 3 luglio 2015

FERRO VEGANO

Mangiare carne è digerire le agonie di altri esseri viventi - Marguerite Yourcenar