venerdì 5 febbraio 2016

OLIO DI COCCO IN CUCINA

L'uomo è l'unico animale che arrossisce, ma è l'unico ad averne bisogno. - Mark Twain -

Olio di cocco Rapunzel 
(io prendo questo, da NaturaSi, costo circa 6 euro)

VIENE DIGERITO FACILMENTE E CONVERTITO IN ENERGIA
L’olio di cocco viene assorbito senza fatica dal sistema digestivo, non necessita della produzione degli acidi della bile per essere digerito e non produce picchi di insulina nel sangue, quindi per ottenere un immediato apporto energetico si può semplicemente ingerire un cucchiaio di olio di cocco, o aggiungerlo al cibo.

COME INSERIRLO NELLA DIETA
Per incrementare la presenza dell’olio di cocco nella propria dieta, si può sostituirlo al dolcificante per il the o il caffè. Dal momento che tra le sue proprietà vi è quella di migliorare l’assorbimento delle vitamine liposolubili, si può assumerne un cucchiaio per rafforzare l’efficacia delle vitamine assunte tramite il cibo o durante un trattamento specifico.

L’olio di cocco ha un punto di fumo molto più alto dell’olio di oliva quindi è ideale per tutti i tipi di cottura, in quanto resiste a temperature molto elevate senza subire deterioramenti, come invece avviene in molti altri tipi di olii.

Può essere mangiato a cucchiaiate (3 al giorno) dato che ha un ottimo gusto, oppure inserito nei frullati, per condire le pietanze al posto dell’olio (a temperatura ambiente è solido in inverno, quindi va scaldato) oppure direttamente sulla padella nella preparazione dei piatti.

Può essere utilizzato nei dolci, sia nella sua forma solida (ammorbidita a temperatura ambiente) che in quella liquida (sciogliendolo per esempio in un pentolino). Favorirà la lievitazione dei dolci, ammorbidirà gli impasti, legherà i composti e conferirà l'inimitabile sapore di cocco, delicatamente.

Può essere conservato a lungo. Se ne possono acquistare anche grandi quantità perché, se conservato correttamente, l’olio di cocco può mantenersi fino a due anni. Non è necessario conservarlo in frigo.