Ogni volta che mangi o bevi qualcosa stai nutrendo o combattendo una malattia - Heather Morgan -
Cremosa al punto giusto, naturalmente buona e sana.
INGREDIENTI:
100 gr nocciole tostate
300 gr cioccolato fondente
150 gr latte di soia
150 gr zucchero di canna ridotto al velo
80 gr di olio di semi di girasole premuto a freddo
PROCEDIMENTO:
Tritare le nocciole fino a ridurle in farina o quasi
Spezzare la cioccolata grossolanamente e porla in una brocca dai bordi alti, perchè occorre usare il frullatore ad immersione.
Intanto scaldare il latte sul fuoco. Quando sarà caldissimo, quasi alla bollitura, versarlo nella brocca con il cioccolato e mescolare con una frusta, sommariamente.
Aggiungere quindi le nocciole tritate e lo zucchero e frullare bene con il mixer.
Assicurarsi che nel fondo e ai lati della brocca non ci siano grumi di cioccolato, quindi unire l'olio e ripassare con il mixer energicamente.
Versare in vasetti.
La dose è valida per circa 400 gr di crema pronta.
Video dimostrativo: GustosamenteVegan
giovedì 28 maggio 2015
lunedì 18 maggio 2015
SMAGLIATURE. PREVENIRE E CURARE.
Ogni volta che mangi o bevi qualcosa stai nutrendo o combattendo una malattia - Heather Morgan -
Per prevenire le smagliature
Burro di cacao: il burro di cacao è un ottimo rimedio domestico per prevenire le smagliature.
Occorre solo applicare burro di cacao sulla pancia ogni giorno dopo il bagno.
Rimuovere le smagliature IN SOLI 7 GIORNI
Per le smagliature bianche:
Ingredienti:
-La Scorze di 5 barbabietole.
-La Scorze di 5 pesche.
-Il cuore di una carota.
Preparazione e uso:
Inserire nel frullatore tutti gli ingredienti di cui sopra e aggiungere due tazze di acqua. Frullare per 1 minuto e lasciar riposare per 10 minuti. Applicare il composto ottenuto su tutta l'area interessata ogni notte per 7 giorni.
Per le smagliature rosse:
Ingredienti:
-Mezzo Avocado
-Una Foglia diAloe Vera
-un cucchiaio di olio d'oliva.
Preparazione e uso:
In un frullatore metteretutti gli ingredienti e frullare fino ad ottenere una miscela di pasta da lasciar riposare per circa 5 minuti. Applicare sulla zona interessata facendo un massaggio circolare per circa 5 minuti ogni sera per 7 giorni.
I risultati di questi rimedi possono variare a seconda della profondità delle smagliature e il tempo necessario per applicare i rimedi. Inoltre ciascun organismo risponde diversamente al trattamento e la costanza è un fattore importante da tener presente.
Per prevenire le smagliature
Burro di cacao: il burro di cacao è un ottimo rimedio domestico per prevenire le smagliature.
Occorre solo applicare burro di cacao sulla pancia ogni giorno dopo il bagno.
Rimuovere le smagliature IN SOLI 7 GIORNI
Per le smagliature bianche:
Ingredienti:
-La Scorze di 5 barbabietole.
-La Scorze di 5 pesche.
-Il cuore di una carota.
Preparazione e uso:
Inserire nel frullatore tutti gli ingredienti di cui sopra e aggiungere due tazze di acqua. Frullare per 1 minuto e lasciar riposare per 10 minuti. Applicare il composto ottenuto su tutta l'area interessata ogni notte per 7 giorni.
Per le smagliature rosse:
Ingredienti:
-Mezzo Avocado
-Una Foglia diAloe Vera
-un cucchiaio di olio d'oliva.
Preparazione e uso:
In un frullatore metteretutti gli ingredienti e frullare fino ad ottenere una miscela di pasta da lasciar riposare per circa 5 minuti. Applicare sulla zona interessata facendo un massaggio circolare per circa 5 minuti ogni sera per 7 giorni.
I risultati di questi rimedi possono variare a seconda della profondità delle smagliature e il tempo necessario per applicare i rimedi. Inoltre ciascun organismo risponde diversamente al trattamento e la costanza è un fattore importante da tener presente.
giovedì 14 maggio 2015
CIMATICA E FREQUENZE
Ogni volta che mangi o bevi qualcosa stai nutrendo o combattendo una malattia - Heather Morgan -
Utilizzando determinate frequenze in un ambiente silenzioso si possono effettuare sedute di meditazione, training autogeno, E.F.T, pranoterapia e altre tecniche di ricerca interiore. Ad esempio un suono con frequenza a 528 Hz, può essere utilizzato prima di andare a dormire per ri-armonizzarsi o anche per cancellare le “basse frequenze” derivanti da pessime situazioni vissute o emozioni provate. Queste frequenze possono riparare e riprogrammare il nostro DNA.
Esistono frequenze sonore vitali, circa 6, che hanno un potere straordinario e benefico sulla fisiologia umana.
Queste sono:
In queste 6 frequenze (Do 396 HZ, Re 417 HZ, Mi 528 HZ, Fa 639 HZ, SOL 741 HZ, LA 852 HZ) la proporzione che ne deriva crea ottave superiori corrispondenti alla geometria sacra del Codice da Vinci.
È l’inizio di una nuova scienza, la Cimatica, che studia le onde e i suoni che creano forme geometriche armoniose.
I suoni e la luce saranno gli strumenti delle medicina del futuro.
Nikola Tesla diceva che i tre numeri principali che costituiscono l’universo sono 3,6,9. – La frequenza 528 Hz (5+2+8=15 1+5 =6) è definita la frequenza ‘Miracolo’ ed è la stessa delle eliche del DNA…
– Nei canti Gregoriani, queste frequenze basiche sono espresse continuamente e ripetutamente. Da questo deriva il senso di armonia e di beatitudine.
– Un istituto giapponse (I.H.M Research Institute), ha condotto una ricerca su queste frequenze vitali, fotografando a -25 gradi i cristalli dalla geometria perfetta che ne derivava. La tecnica è quella di Masaru Emoto.
– Altre ricerche con la kinesiologia sui chakra ha dimostrato il potenziamento della forza vitale in presenza di tale frequenze.
– Tutti i pezzi di musica classica composte da Ottave superiori posseggono alcune di queste frequenze specifiche.
– Nel padiglione auricolare è presente la proporzione del Codice da Vinci.
– I suoni che posseggono queste frequenze hanno un potere straordinario sulla fisiologia umana grazie appunto alla forma che accoglie informazioni coerenti alle leggi della creazione universale.
Il corpo umano è composto di sostanza genetica ed è dotato di un trasmettitore e un ricevitore estremamente evoluto di frequenze. Durante sperimentazioni scientifiche, si è osservato che inserendo il DNA in un contenitore particolare di elettroni, questi ultimi si dispongono creando una struttura uguale al DNA. Se si rimuove il DNA, gli elettroni ritornano ad occupare le precedenti posizioni. Questa è la prova certa che il patrimonio genetico dell’essere umano interagisce di continuo con l’energia circostante; siamo noi, le nostre condizioni emotive, a influenzare il mondo di continuo.
Dentro un essere umano ci sono delle microantenne, conosciute con il nome di amminoacidi, connesse e collegate con il DNA. Inoltre, esistono 64 codici genetici, fatti per inviare o ricevere frequenze più elevate collegando ogni persona ad una coscienza più elevata. Le ultime ricerche scientifiche dicono che solo 20 di queste antenne sono funzionanti, mentre le rimanenti 44 rimangono “spente”. 20 antenne sono insufficienti a collegare un essere umano con le frequenze più elevate. Ne deriva che ogni essere umano usa solo una piccola parte del proprio potere cerebrale.
Le nostre emozioni hanno una funzione determinante sull’attivazione di queste microantenne, come dimostrato da Bruce Lipton nel libro La biologia delle credenze. Una situazione di paura che deriva da tutte le nostre emozioni a bassa frequenza, può attivare solo alcune di queste “antenne” perché produce una lunghezza d’onda lunga e lentissima.
Invece l’amore, espressione di tutte le nostre emozioni di elevata qualità spirituale, riesce ad attivare un numero elevato di “antenne Effettori’ perché genera una lunghezza d’onda veloce e corta.
Utilizzando determinate frequenze in un ambiente silenzioso si possono effettuare sedute di meditazione, training autogeno, E.F.T, pranoterapia e altre tecniche di ricerca interiore. Ad esempio un suono con frequenza a 528 Hz, può essere utilizzato prima di andare a dormire per ri-armonizzarsi o anche per cancellare le “basse frequenze” derivanti da pessime situazioni vissute o emozioni provate. Queste frequenze possono riparare e riprogrammare il nostro DNA.
Esistono frequenze sonore vitali, circa 6, che hanno un potere straordinario e benefico sulla fisiologia umana.
Queste sono:
396 HZ – Liberi dal senso di colpa e ansia
417 HZ – Cambiamento, lasciare andare il passato
528 HZ – Riparazione e armonizzazione DNA
639 HZ – Apertura e connessione nei rapporti umani
741 HZ – Stimolare il risveglio interiore
852 HZ – Ritorno all’ordine spirituale
Registrandole in un CD possono essere ascoltate ripetutamente nell’arco della giornata per la meditazione il training autogeno, EFT, pranoterapia e altre tecniche di ricerca interiore.
Può essere utilizzato prima di andare a dormire anche per cancellare le “basse frequenze” derivanti da pessime situazioni vissute o emozioni provate.In queste 6 frequenze (Do 396 HZ, Re 417 HZ, Mi 528 HZ, Fa 639 HZ, SOL 741 HZ, LA 852 HZ) la proporzione che ne deriva crea ottave superiori corrispondenti alla geometria sacra del Codice da Vinci.
È l’inizio di una nuova scienza, la Cimatica, che studia le onde e i suoni che creano forme geometriche armoniose.
I suoni e la luce saranno gli strumenti delle medicina del futuro.
Nikola Tesla diceva che i tre numeri principali che costituiscono l’universo sono 3,6,9. – La frequenza 528 Hz (5+2+8=15 1+5 =6) è definita la frequenza ‘Miracolo’ ed è la stessa delle eliche del DNA…
– Nei canti Gregoriani, queste frequenze basiche sono espresse continuamente e ripetutamente. Da questo deriva il senso di armonia e di beatitudine.
– Un istituto giapponse (I.H.M Research Institute), ha condotto una ricerca su queste frequenze vitali, fotografando a -25 gradi i cristalli dalla geometria perfetta che ne derivava. La tecnica è quella di Masaru Emoto.
– Altre ricerche con la kinesiologia sui chakra ha dimostrato il potenziamento della forza vitale in presenza di tale frequenze.
– Tutti i pezzi di musica classica composte da Ottave superiori posseggono alcune di queste frequenze specifiche.
– Nel padiglione auricolare è presente la proporzione del Codice da Vinci.
– I suoni che posseggono queste frequenze hanno un potere straordinario sulla fisiologia umana grazie appunto alla forma che accoglie informazioni coerenti alle leggi della creazione universale.
Il corpo umano è composto di sostanza genetica ed è dotato di un trasmettitore e un ricevitore estremamente evoluto di frequenze. Durante sperimentazioni scientifiche, si è osservato che inserendo il DNA in un contenitore particolare di elettroni, questi ultimi si dispongono creando una struttura uguale al DNA. Se si rimuove il DNA, gli elettroni ritornano ad occupare le precedenti posizioni. Questa è la prova certa che il patrimonio genetico dell’essere umano interagisce di continuo con l’energia circostante; siamo noi, le nostre condizioni emotive, a influenzare il mondo di continuo.
Dentro un essere umano ci sono delle microantenne, conosciute con il nome di amminoacidi, connesse e collegate con il DNA. Inoltre, esistono 64 codici genetici, fatti per inviare o ricevere frequenze più elevate collegando ogni persona ad una coscienza più elevata. Le ultime ricerche scientifiche dicono che solo 20 di queste antenne sono funzionanti, mentre le rimanenti 44 rimangono “spente”. 20 antenne sono insufficienti a collegare un essere umano con le frequenze più elevate. Ne deriva che ogni essere umano usa solo una piccola parte del proprio potere cerebrale.
Le nostre emozioni hanno una funzione determinante sull’attivazione di queste microantenne, come dimostrato da Bruce Lipton nel libro La biologia delle credenze. Una situazione di paura che deriva da tutte le nostre emozioni a bassa frequenza, può attivare solo alcune di queste “antenne” perché produce una lunghezza d’onda lunga e lentissima.
Invece l’amore, espressione di tutte le nostre emozioni di elevata qualità spirituale, riesce ad attivare un numero elevato di “antenne Effettori’ perché genera una lunghezza d’onda veloce e corta.
MICRODERMOABRASIONE FAI DA TE
Ogni volta che mangi o bevi qualcosa stai nutrendo o combattendo una malattia - Heather Morgan -
La Microdermoabrasione è un processo attraverso il quale le impurità della pelle vengono rimosse e favorendo la rigenerazione delle cellule al fine di ottenere una pelle più liscia e sana, eliminando macchie, cicatrici da acne e rughe.
Si tratta di uno dei diversi tipi di esfoliazione e raggiunge gli stessi risultati del Peeling che però è una procedura invasiva. Una volta finita la procedura possiamo tornare alle nostre attività quotidiane senza alcun problema.
Ingredienti:
- Un cucchiaio di bicarbonato di sodio.
- Poche gocce di olio extra vergine di oliva.
Preparazione ed uso:
In un contenitore preferibilmente di vetro, mescoleremo un cucchiaio di bicarbonato di sodio con qualche goccia di olio extravergine di oliva per ottenere un impasto consistente non troppo acquoso. Quindi lo si applica sul viso e si lascia agire per circa 5 minuti.
È probabile avvertire un po' di prurito, ma è tutto regolare, la procedura sta facendo il suo lavoro.
Nel caso però di forte dolore o bruciore, è necessario rimuovere immediatamente con acqua.
E' consigliabile effettuare la procedura LA SERA e, IL GIORNO SUCCESSIVO, utilizzare una protezione solare.
Nota: Questa procedura può essere eseguita ogni 8 giorni e gli effetti sono immediati dopo la seconda applicazione.
La Microdermoabrasione è un processo attraverso il quale le impurità della pelle vengono rimosse e favorendo la rigenerazione delle cellule al fine di ottenere una pelle più liscia e sana, eliminando macchie, cicatrici da acne e rughe.
Si tratta di uno dei diversi tipi di esfoliazione e raggiunge gli stessi risultati del Peeling che però è una procedura invasiva. Una volta finita la procedura possiamo tornare alle nostre attività quotidiane senza alcun problema.
Ingredienti:
- Un cucchiaio di bicarbonato di sodio.
- Poche gocce di olio extra vergine di oliva.
Preparazione ed uso:
In un contenitore preferibilmente di vetro, mescoleremo un cucchiaio di bicarbonato di sodio con qualche goccia di olio extravergine di oliva per ottenere un impasto consistente non troppo acquoso. Quindi lo si applica sul viso e si lascia agire per circa 5 minuti.
È probabile avvertire un po' di prurito, ma è tutto regolare, la procedura sta facendo il suo lavoro.
Nel caso però di forte dolore o bruciore, è necessario rimuovere immediatamente con acqua.
E' consigliabile effettuare la procedura LA SERA e, IL GIORNO SUCCESSIVO, utilizzare una protezione solare.
Nota: Questa procedura può essere eseguita ogni 8 giorni e gli effetti sono immediati dopo la seconda applicazione.
FUNGICIDI NATURALI PER LE UNGHIE
Ogni volta che mangi o bevi qualcosa stai nutrendo o combattendo una malattia - Heather Morgan -
La micosi delle unghie o onicomicosi è un problema che si manifesta quando un dito o più vengono infettati da un fungo. La sintomatologia visiva si fa via via più evidente con il procedere del fastidio e può portare nei casi più gravi alla rimozione per via chirurgica dell’unghia stessa. Esistono tuttavia alcuni rimedi naturali e alcune pratiche quotidiane per intervenire nei casi più lievi o come attività di prevenzione.
Il processo di infezione della micosi delle unghie prevede l’iniziale “macchiatura” bianca o giallastra dell’unghia, con il possibile inspessimento e aumento della fragilità della stessa. Può interessare le dita sia dei piedi che delle mani, anche se quest’ultime sono di solito meno interessate dal fenomeno rispetto alle estremità inferiori.
L’onicomicosi può diventare davvero molto fastidiosa qualora il fungo che ha infettato l’unghia si insidia nella parte inferiore della stessa, aumentando sia la sintomatologia dolorosa che quella visiva. Ecco alcuni rimedi naturali che potranno permettere di alleviare i sintomi e intervenire nei casi più lievi. Opportuno anche in questi casi il consulto con il proprio medico curante, così da evitare di sottostimare il problema e valutare eventuali controindicazioni specifiche al proprio caso.
Uno dei motivi principali dei funghi alle unghie è l'umidità dei piedi e delle mani.
E' quindi consigliabile, dopo il bagno, che asciughiamo completamente i piedi.
Ad ogni modo, complice anche la maggiore umidità dell'aria e della terra in generale, il fenomeno dei funghi alle unghie è recentemente aumentato.
VARI RIMEDI NATURALI PER ELIMINARE PER SEMPRE I FUNGHI DELLE UNGHIE
1
Ingredienti:
Alcool etilico a concentrazione 90%.
Il perossido di idrogeno, noto anche come Acqua ossigenata
Aceto Bianco.
Preparazione ed uso:
In un contenitore preferibilmente di vetro mescoleremo l'alcool etilico e il perossido di idrogeno in quantità uguali e aggiungeremo un po 'di aceto bianco per evitare che l'alcol volatilizzi.
Con un cottonfioc applicare due volte al giorno questo rimedio nelle unghie colpite dopo aver lavato e asciugato completamente i piedi.
2
Un altro dei rimedi più consigliati è l’aceto bianco. Basterà riempire una bacinella per un terzo di aceto bianco e per due terzi d’acqua tiepida, lasciandovi poi i piedi in immersione per circa 15-20 minuti una volta al giorno. I soggetti più sensibili potrebbero mostrare casi di irritazione della pelle, il consiglio in questi casi è di aumentare la proporzione in favore dell’acqua, riducendo di conseguenza la parte di aceto.
Un altro rimedio naturale consigliato per combattere funghi e batteri che possono colpire le unghie è l’aglio, grazie al suo elevato potere antibatterico e antimicotico naturale. Possibile sfruttarlo riducendo a poltiglia uno spicchio e applicandolo poi sulla parte interessata, avvolgendola infine con una garza sterile.
4
In alternativa le proprietà curative dell’aglio possono essere sfruttate realizzando un composto unendovi le caratteristiche benefiche del limone. Il succo di entrambi questi rimedi andrà poi versato in un po’ di acqua calda, non bollente, da applicare sulle parti interessate o utilizzato per immergervi le unghie doloranti.
5
Un salutare pediluvio è possibile anche utilizzando il comune sale da cucina, meglio se arricchito con qualche chiodo di garofano per migliorarne l’efficacia antibatterica. Il suo effetto potrà essere inoltre potenziato da un altro rimedio naturale molto indicato per questo fastidio: il tea tree oil.
6
Utilizzato da solo, il tea tree oil può essere applicato facendone cadere qualche goccia direttamente sull’unghia infettata dalla micosi. In alternativa è possibile scegliere anche con questa soluzione l’applicazione tramite pediluvio, lasciando in immersione per circa 20 minuti le dita dei piedi o delle mani in una bacinella riempita di acqua calda, 2 o 3 cucchiai di sale da cucina e alcune gocce di “olio dell’albero del tè”.
7
In alternativa è possibile utilizzare l’olio essenziale di origano o di calendula.
La micosi delle unghie o onicomicosi è un problema che si manifesta quando un dito o più vengono infettati da un fungo. La sintomatologia visiva si fa via via più evidente con il procedere del fastidio e può portare nei casi più gravi alla rimozione per via chirurgica dell’unghia stessa. Esistono tuttavia alcuni rimedi naturali e alcune pratiche quotidiane per intervenire nei casi più lievi o come attività di prevenzione.
Il processo di infezione della micosi delle unghie prevede l’iniziale “macchiatura” bianca o giallastra dell’unghia, con il possibile inspessimento e aumento della fragilità della stessa. Può interessare le dita sia dei piedi che delle mani, anche se quest’ultime sono di solito meno interessate dal fenomeno rispetto alle estremità inferiori.
L’onicomicosi può diventare davvero molto fastidiosa qualora il fungo che ha infettato l’unghia si insidia nella parte inferiore della stessa, aumentando sia la sintomatologia dolorosa che quella visiva. Ecco alcuni rimedi naturali che potranno permettere di alleviare i sintomi e intervenire nei casi più lievi. Opportuno anche in questi casi il consulto con il proprio medico curante, così da evitare di sottostimare il problema e valutare eventuali controindicazioni specifiche al proprio caso.
Uno dei motivi principali dei funghi alle unghie è l'umidità dei piedi e delle mani.
E' quindi consigliabile, dopo il bagno, che asciughiamo completamente i piedi.
Ad ogni modo, complice anche la maggiore umidità dell'aria e della terra in generale, il fenomeno dei funghi alle unghie è recentemente aumentato.
VARI RIMEDI NATURALI PER ELIMINARE PER SEMPRE I FUNGHI DELLE UNGHIE
1
Ingredienti:
Alcool etilico a concentrazione 90%.
Il perossido di idrogeno, noto anche come Acqua ossigenata
Aceto Bianco.
Preparazione ed uso:
In un contenitore preferibilmente di vetro mescoleremo l'alcool etilico e il perossido di idrogeno in quantità uguali e aggiungeremo un po 'di aceto bianco per evitare che l'alcol volatilizzi.
Con un cottonfioc applicare due volte al giorno questo rimedio nelle unghie colpite dopo aver lavato e asciugato completamente i piedi.
2
Un altro dei rimedi più consigliati è l’aceto bianco. Basterà riempire una bacinella per un terzo di aceto bianco e per due terzi d’acqua tiepida, lasciandovi poi i piedi in immersione per circa 15-20 minuti una volta al giorno. I soggetti più sensibili potrebbero mostrare casi di irritazione della pelle, il consiglio in questi casi è di aumentare la proporzione in favore dell’acqua, riducendo di conseguenza la parte di aceto.
Un altro rimedio naturale consigliato per combattere funghi e batteri che possono colpire le unghie è l’aglio, grazie al suo elevato potere antibatterico e antimicotico naturale. Possibile sfruttarlo riducendo a poltiglia uno spicchio e applicandolo poi sulla parte interessata, avvolgendola infine con una garza sterile.
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In alternativa le proprietà curative dell’aglio possono essere sfruttate realizzando un composto unendovi le caratteristiche benefiche del limone. Il succo di entrambi questi rimedi andrà poi versato in un po’ di acqua calda, non bollente, da applicare sulle parti interessate o utilizzato per immergervi le unghie doloranti.
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Un salutare pediluvio è possibile anche utilizzando il comune sale da cucina, meglio se arricchito con qualche chiodo di garofano per migliorarne l’efficacia antibatterica. Il suo effetto potrà essere inoltre potenziato da un altro rimedio naturale molto indicato per questo fastidio: il tea tree oil.
6
Utilizzato da solo, il tea tree oil può essere applicato facendone cadere qualche goccia direttamente sull’unghia infettata dalla micosi. In alternativa è possibile scegliere anche con questa soluzione l’applicazione tramite pediluvio, lasciando in immersione per circa 20 minuti le dita dei piedi o delle mani in una bacinella riempita di acqua calda, 2 o 3 cucchiai di sale da cucina e alcune gocce di “olio dell’albero del tè”.
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In alternativa è possibile utilizzare l’olio essenziale di origano o di calendula.
ANTIPLACCA NATURALE
Ogni volta che mangi o bevi qualcosa stai nutrendo o combattendo una malattia - Heather Morgan -
Il tartaro e la placca sono causati da un accumulo di residui di cibo, batteri e germi, che nel tempo si solidifica e ricopre i denti di uno strato bianco-giallastro. Nei fumatori e per chi beve caffè il colore diventa giallo scuro a causa della caffeina e nicotina.
2 Rimedi per rimuovere la placca, senza andare dal dentista.
1 RIMEDIO
Ingredienti:
-1/2 Litro di acqua
- 60g. farina di cocco.
Preparazione:
In una casseruola lasciare gli ingredienti a fuoco medio-alto fino a raggiungere il punto di ebollizione, quindi abbassare la fiamma e lasciare sobbollire per 10 minuti.
2 RIMEDIO
Ingredienti:
-2 Cucchiai di semi di girasole
-2 Cucchiai di fiori di tiglio
-1/2 Litro di acqua
Preparazione:
In una casseruola lasciare gli ingredienti a bollire a fuoco medio-alto per 1 ora.
Ecco la miscela che useremo per lavarci i denti per 5 minuti.
Il tartaro e la placca sono causati da un accumulo di residui di cibo, batteri e germi, che nel tempo si solidifica e ricopre i denti di uno strato bianco-giallastro. Nei fumatori e per chi beve caffè il colore diventa giallo scuro a causa della caffeina e nicotina.
2 Rimedi per rimuovere la placca, senza andare dal dentista.
1 RIMEDIO
Ingredienti:
-1/2 Litro di acqua
- 60g. farina di cocco.
Preparazione:
In una casseruola lasciare gli ingredienti a fuoco medio-alto fino a raggiungere il punto di ebollizione, quindi abbassare la fiamma e lasciare sobbollire per 10 minuti.
2 RIMEDIO
Ingredienti:
-2 Cucchiai di semi di girasole
-2 Cucchiai di fiori di tiglio
-1/2 Litro di acqua
Preparazione:
In una casseruola lasciare gli ingredienti a bollire a fuoco medio-alto per 1 ora.
Ecco la miscela che useremo per lavarci i denti per 5 minuti.
lunedì 11 maggio 2015
DEPURARE IL FEGATO CON LE CAROTE
Ogni volta che mangi o bevi qualcosa stai nutrendo o combattendo una malattia - Heather Morgan -
2 RICETTE :
La prima ricetta è un semplice centrifugato di carote, da bere a digiuno. Con la centrifuga o l’estrattore ti serviranno circa 4-6 carote. Un goccio di olio o di latte di soia per consentire alla vitamina A che è liposolubile di potersi aggrappare e quindi di essere assunta.
Le carote, assunte così a crudo, hanno un elevato potere depurativo
a livello del fegato, colon e reni; il loro potere depurativo è così
potente che potresti addirittura sentire dolore al fegato, ma non devi
temere, vuol dire che il fegato sta facendo le pulizie di casa. Insomma
le carote hanno davvero tante proprietà.
Se
dovesse comparire mal di fegato in seguito all’assunzione del
centrifugato di carote, ti consiglio di bere succo di limone a
intervalli di una o due ore, per ripulire il sangue e non affaticare i
reni (effettivamente il fegato butta tutte le tossine, veleni e grassi
nel sangue e dopo i reni si possono sentire sovraccaricati dal lavoro).
La seconda ricetta è una semplice crema di carote
Si tratta di una depurazione del fegato più dolce, e non comporta possilità di dolore al fegato.
Dosi per 2 persone:
- 8 carote
- Mezza cipolla rossa
- Olio EVO denocciolato spremuto a freddo, q.b.
- Acqua q.b.
Procedimento:
- Spela con un coltello le carote (basta raschiarle).
- Taglia le carote a rondelle e tienile da parte.
- Spela e taglia la cipolla a dadini.
- Prendi una pentola e aggiungi l’olio e la cipolla che dovrà dorare.
- Aggiungi le carote tagliate a rondelle e aggiungi acqua fino a coprirle.
- Cucina le carote per circa 15 minuti. Se l’acqua evapora troppo aggiungine un po’.
- A questo punto ti basterà frullare il tutto, aggiungere un filo di olio a crudo e la tua zuppa depurativa di carote è pronta.
Come
vedi questa ricetta non ha il sale, se proprio non puoi farne a meno,
aggiungi un pizzico di sale integrale, che almeno non fa male come il
sale raffinato. Se il tuo intento è quello di depurare il fegato, ti sconsiglio di aggiungere crostini alla zuppa o di mangiare altro vicino, se proprio hai fame, aumenta le dosi.
Approfondisci qui la disintossicazione naturale del fegato
Fonte: curarsialnaturale.it
PRODOTTI SENZA OLIO DI PALMA
Ogni volta che mangi o bevi qualcosa stai nutrendo o combattendo una malattia - Heather Morgan -
Sull’olio di palma si sono accesi finalmente in maniera costante i riflettori dei media, riguardo l’impatto ambientale devastante, oltre che ai possibili danni per la salute. Anche molte aziende da qualche tempo si sono adeguate alle nuove esigenze dei consumatori, che rifiutano in maniera crescente prodotti alimentari che utilizzano questo olio: ecco un elenco dei cibi senza olio di palma, stilato dal sito Il Fatto Alimentare, che ci spiega di quali aziende, marche e prodotti possiamo fidarci.
BISCOTTI E CEREALI
- Biscotti Osvego, Marie e Novellini della Gentilini
- Biscotti Pavesini classici e al caffè
- Biscotti ColCuore prodotti da Galbusera
- Biscotti Ancora Uno di Tre Mari
- Frollini di Kamut con gocce di cioccolato e biscotti yogurt e miele Alce Nero
- Il choco biscuits marcato Tutti in forno
- Mix di cerali croccanti e riccioli di cioccolato, Gran Cereali
- Biscocereali croccanti al cioccolato Nutri Grain della Kellogg’s
- Tris, Frollini al latte prodotti dall’azienda Galameo
- Dama, Frollini al latte e al cacao Galameo
- Frollini al cacao Galameo
- Frollini integrali Viviverde, Coop
- Biscotti Doemi all’olio extravergine di oliva
- Biscotti Latte Maremma
- Frolletti integrali di Forno Battistini
- Frollini integrali con farina di farro, Conad
- Choco Leibniz nella versione fondente e al latte
- Leibniz Butter Biscuits
MERENDINE
- Crema spalmabile alle nocciole e al cioccolato Novi
- Crema di cacao e nocciole biologica, Rigoni di Asiago
- Barretta al cioccolato fondente e quella al cioccolato al latte CerealFit
- Merende bio cioccolato e riso del marchio La città del Sole.
- Crema di nocciole e cacao Galamella
- Crema Gianduia Nero, Pernigotti
- Crema spalmabile a base di cacao e nocciole, Venchi
- Crema Nocciola, Lindt
- Crema Gianduia Caffarel
- Paine d’èpices, del marchio Cèrèal
- Merendine Brioss della Ferrero, all’albicocca e alla ciliegia
- Minicake biologici Ki-group
- Tutti i prodotti Loacker
- Pan Brioscè e i Panini al Latte prodotto della linea Mulino Bianco
- Müsli Snack della Rapunzel
- Snack 2 ore senza fame della Rilevo
- Crostata di confettura alla fragola Banco del gusto
- Minigrissini HappiVi della Vitavigor
- Cracker Magretti e al mais della Galbusera
- Pan goccioli, della Mulino Bianco
- Taralli lunghi di Barletta, Terre d’Italia
MUFFIN, TORTINI E PLUMCAKE
- Bononia Dolci
- Pam
- Tortine con ciliegia e mirtilllo, e quelle latte e cioccolato della Coop
- Tortini da agricoltura biologica firmati Esselunga
- Tortino al limone farro e quello allo yogurt Kamut della General Bio
- Tortini di farro alla carota del brand La città del sole
- Tortini biologici Pam.tortino al farro
- Tortine con ciliegio e mirtillo Misura
- Camille Mulino Bianco
- Tortine Piacersi con frutti di bosco e yogurt, della Conad
- Plumcake Coop
- Plumcake Esselunga
- BuoniCosì di Galbusera
- Plum cake Probio della linea Break&bio (farro cake e farro cake al cioccolato)
- Plumcake senza glutine Zerograno
PANCARRÈ E FETTE BISCOTTATE
- Fette biscottate al Kamut di Germinal
- Pane ai 5 cereali, Conad
- PanFiocco e pane integrale della Roberto
- Fette biscottate classiche Gentilini
- Panini al cioccolato Nuvolette della Morato
- Fette biscottate Panmonviso, linea iposodica
- Panetti ai grani antichi italiani Novalesi
- Pan Bauletto ai cereali e soia, Mulino Bianco
L’elenco per categorie
Sull’olio di palma si sono accesi finalmente in maniera costante i riflettori dei media, riguardo l’impatto ambientale devastante, oltre che ai possibili danni per la salute. Anche molte aziende da qualche tempo si sono adeguate alle nuove esigenze dei consumatori, che rifiutano in maniera crescente prodotti alimentari che utilizzano questo olio: ecco un elenco dei cibi senza olio di palma, stilato dal sito Il Fatto Alimentare, che ci spiega di quali aziende, marche e prodotti possiamo fidarci.
BISCOTTI E CEREALI
- Biscotti Osvego, Marie e Novellini della Gentilini
- Biscotti Pavesini classici e al caffè
- Biscotti ColCuore prodotti da Galbusera
- Biscotti Ancora Uno di Tre Mari
- Frollini di Kamut con gocce di cioccolato e biscotti yogurt e miele Alce Nero
- Il choco biscuits marcato Tutti in forno
- Mix di cerali croccanti e riccioli di cioccolato, Gran Cereali
- Biscocereali croccanti al cioccolato Nutri Grain della Kellogg’s
- Tris, Frollini al latte prodotti dall’azienda Galameo
- Dama, Frollini al latte e al cacao Galameo
- Frollini al cacao Galameo
- Frollini integrali Viviverde, Coop
- Biscotti Doemi all’olio extravergine di oliva
- Biscotti Latte Maremma
- Frolletti integrali di Forno Battistini
- Frollini integrali con farina di farro, Conad
- Choco Leibniz nella versione fondente e al latte
- Leibniz Butter Biscuits
MERENDINE
- Crema spalmabile alle nocciole e al cioccolato Novi
- Crema di cacao e nocciole biologica, Rigoni di Asiago
- Barretta al cioccolato fondente e quella al cioccolato al latte CerealFit
- Merende bio cioccolato e riso del marchio La città del Sole.
- Crema di nocciole e cacao Galamella
- Crema Gianduia Nero, Pernigotti
- Crema spalmabile a base di cacao e nocciole, Venchi
- Crema Nocciola, Lindt
- Crema Gianduia Caffarel
- Paine d’èpices, del marchio Cèrèal
- Merendine Brioss della Ferrero, all’albicocca e alla ciliegia
- Minicake biologici Ki-group
- Tutti i prodotti Loacker
- Pan Brioscè e i Panini al Latte prodotto della linea Mulino Bianco
- Müsli Snack della Rapunzel
- Snack 2 ore senza fame della Rilevo
- Crostata di confettura alla fragola Banco del gusto
- Minigrissini HappiVi della Vitavigor
- Cracker Magretti e al mais della Galbusera
- Pan goccioli, della Mulino Bianco
- Taralli lunghi di Barletta, Terre d’Italia
MUFFIN, TORTINI E PLUMCAKE
- Bononia Dolci
- Pam
- Tortine con ciliegia e mirtilllo, e quelle latte e cioccolato della Coop
- Tortini da agricoltura biologica firmati Esselunga
- Tortino al limone farro e quello allo yogurt Kamut della General Bio
- Tortini di farro alla carota del brand La città del sole
- Tortini biologici Pam.tortino al farro
- Tortine con ciliegio e mirtillo Misura
- Camille Mulino Bianco
- Tortine Piacersi con frutti di bosco e yogurt, della Conad
- Plumcake Coop
- Plumcake Esselunga
- BuoniCosì di Galbusera
- Plum cake Probio della linea Break&bio (farro cake e farro cake al cioccolato)
- Plumcake senza glutine Zerograno
PANCARRÈ E FETTE BISCOTTATE
- Fette biscottate al Kamut di Germinal
- Pane ai 5 cereali, Conad
- PanFiocco e pane integrale della Roberto
- Fette biscottate classiche Gentilini
- Panini al cioccolato Nuvolette della Morato
- Fette biscottate Panmonviso, linea iposodica
- Panetti ai grani antichi italiani Novalesi
- Pan Bauletto ai cereali e soia, Mulino Bianco
CAVOLI VOSTRI
Ogni volta che mangi o bevi qualcosa stai nutrendo o combattendo una malattia - Heather Morgan -
Via Palepoli 33, Napoli
alle spalle di via santa Lucia, lato mare
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena
Menù vegano ad accezione di un solo piatto vegetariano
Via Palepoli 33, Napoli
alle spalle di via santa Lucia, lato mare
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena
Menù vegano ad accezione di un solo piatto vegetariano
domenica 10 maggio 2015
DETOX METALLI PESANTI
Ogni volta che mangi o bevi qualcosa stai nutrendo o combattendo una malattia - Heather Morgan -
I metalli tossici sono sostanze inquinanti che penetrano in maniera insidiosa nel nostro organismo attraverso cibi, bevande, aria, acqua, cosmetici, farmaci, vestiti, vernici e oggetti di uso. Sono pericolosi perché tendono a bioaccumularsi: tendono cioè ad aumentare la propria concentrazione in un organismo biologico.
Si accumulano lentamente e progressivamente nelle ossa, nel fegato, nei reni, nei tessuti connettivi, nel cervello e in altri organi. Il nostro organismo non riesce, con i normali processi detossinanti, a rimuoverli. Senza l’ausilio di sostanze chelanti, capaci di legarsi al metallo e di trasportarlo all’esterno dell’organismo, permangono per decenni e rappresentano un serio pericolo per la salute.
Possiamo scegliere di mangiare cibi biologici dove sicuramente non sono usati pesticidi, erbicidi e fertilizzati che contengono metalli: purtroppo le acque dei fiumi e della pioggia sono inquinate e quindi finiscono irrimediabilmente anche nelle coltivazioni biologiche, soprattutto dove la coltivazione è circondata da altre coltivazioni in cui queste sostanze chimiche sono usate.
I metalli pesanti sono nelle pentole (in alluminio, acciaio con nichel) nei cibi e addirittura nei farmaci (ad esempio gli antiacidi contenenti idrossido di alluminio come il MAALOX), nei vaccini e nei cosmetici. Ogni giorno, ogni giorno accumuliamo e accumuliamo sempre di più metalli pesanti nel corpo che bloccano l´attività di numerosi complessi enzimatici, mentre l´eliminazione avviene solo in minima parte, per salivazione, traspirazione, allattamento (!!), ecc. I metalli si concentrano, danneggiandoli, in particolare in alcuni organi ( come cervello, fegato e reni) e nelle ossa, e sono spesso un fattore aggravante, quando non determinante, in numerose malattie croniche.
Possiamo scegliere di non usare cosmetici che contengono dentro meno sostanze chimiche possibile, e lo stesso per tutti gli altri prodotti.
Per le pentole, l'uso dell'alluminio è da escludere, lo stesso per quelle in ceramica che contengono delle nanoparticelle che vanno a finire nei cibi.
L'acciaio inox 18/10 contiene il 18% di Cromo ed il 10% di Nichel. Il Cromo è un metallo pesante che è tossico anche a dosi bassissime
I metalli pesanti vengono inoltre spruzzati con le scie chimiche finendo nell'aria, nell'acqua e nel terreno che alimenta gli animali, gli ortaggi, la frutta e tutte le coltivazioni.
L’elevatissimo inquinamento ambientale nel quale viviamo mette a dura prova la capacità detossificante del nostro organismo, il quale non ce la fa più a fronteggiare un simile avvelenamento e va in affanno con il risultato che questi metalli pesanti rimangono imprigionati nel nostro corpo provocando numerosissimi danni.
La ricerca scientifica ha ormai ampiamente dimostrato che alcune patologie sono strettamente legate all’inquinamento ambientale: cancro, Alzheimer, aterosclerosi sono solo un esempio. Il realtà l’entità e la tipologia del danno provocato dai metalli pesanti dipende dalla quantità degli stessi e dalle sedi di accumulo (ossa, fegato, rene, Sistema Nervoso Centrale, tessuto adiposo).
In ogni caso una caratteristica dei metalli pesanti è quella di riuscire a bloccare l’attività di molti complessi enzimatici con conseguente danno metabolico ed energetico.
I metalli tossici vengono da molti definiti come “killer subdoli” poiché si sostituiscono nell’organismo ai minerali necessari per la vita, alterando funzioni e strutture biologiche.
Il concetto di sostituzione degli elementi vitali con altri meno idonei è un principio di base della sopravvivenza di tutti gli esseri viventi. Esaminato sotto questo profili, il principio della sostituzione da un minerale ad un metallo tossico, può essere visto come un meccanismo di adattamento. L’accumulo dei metalli tossici nel nostro organismo, si può spiegare, come un processo adattativo che si innesca nei casi in cui si debba fronteggiare una carenza di elementi vitali.
L’organismo che si trova ad affrontare una mancanza di minerali o vitamine indispensabili per la salute, ricorre ai metalli tossici, che li sostituiscono nei siti di legame degli enzimi e dei sistemi enzimatici. Si tratta di un processo subdolo, poiché in qualche modo è il nostro stesso organismo che apre la strada ai suoi nemici e li posiziona proprio nelle componenti più vitali e indispensabili.
Ad esempio il piombo sostituisce il calcio nel cervello, il cadmio sostituisce lo zinco e l’alluminio sostituisce il magnesio. La sostituzione permette ai sistemi enzimatici, vitali per la nostra salute, di continuare a funzionare, ma non di funzionare esattamente come prima. Il metallo incorporato causa infatti una o più alterazioni fisiologiche. Le reazioni non avvengono esattamente come prima, ma trovano una via alternativa, danno vita ad una variante che inevitabilmente determina delle conseguenze negative per l’equilibrio generale. L’organismo può rimediare a questa varianti se avvengono per un periodo limitato di tempo, tuttavia se perdurano abbastanza a lungo, non è più possibile porvi rimedio. Per questa ragione è opportuno seguire periodicamente un programma di disintossicazione.
Non esiste una definizione universalmente accettata di metallo pesante basata sulle proprietà chimico-fisiche. Sono state proposte delle definizioni in base alla densità (un metallo pesante sarebbe un elemento chimico la cui densità sia maggiore di 5 grammi per centimetro cubo) o in base al peso atomico (un elemento il cui peso atomico sia maggiore di 20). D'altra parte le principali caratteristiche chimiche dei metalli pesanti, ossia il carattere cationico ( ione con carica positiva) con diversi stati di ossidazione e l'elevata attitudine a formare complessi molecolarinel citoplasma cellulare, fa includere nell'elenco dei metalli pesanti anche elementi, come il selenio e l'arsenico che non sono metalli.
Un sottogruppo particolarmente importante in biologia e in medicina è costituita dai cosiddetti metalli in traccia (o elementi in traccia), gli elementi chimici presenti nei fluidi biologici degli organismi viventi in concentrazioni inferiori a 1 μg per grammo di peso. In base agli effetti fisiopatologici i metalli in traccia possono essere suddivisi in due gruppi: nel primo gruppo gli elementi essenziali per la vita in quanto implicati in importanti processi metabolici, mentre nel secondo gruppo sono contenuti elementi tossici per gli organismi viventi anche a basse concentrazioni. Nel caso degli esseri umani sono noti quindici elementi in traccia essenziali: arsenico, cobalto, cromo, rame, fluoro, ferro, iodio, manganese,molibdeno, nichel, selenio, silicio, stagno, vanadio e zinco, mentre il secondo gruppo contiene elementi quali cadmio, mercurio, cromo e piombo.
I Radicali Liberi sono molecole costituite da atomi fortemente instabili in quanto mancano di un elettrone. Per raggiungere la stabilità questi atomi vanno alla ricerca spasmodica dell’elettrone mancante: attaccano qualsiasi molecola con cui vengono in contatto al fine di rubarle proprio l’elettrone mancante. Quando un Radicale Libero strappa un elettrone ad un’altra molecola (ossidazione) finalmente raggiunge la stabilità, ma la molecola derubata (ossidata) diventa un Radicale Libero a sua volta perché ha ora un elettrone in meno.
Questo nuovo Radicale cercherà, quindi, anch’esso un’altra molecola a cui strappare l’elettrone e così via. (Reazione Radicalica a Catena) La Reazione a Catena si blocca grazie all’intervento di molecole anti-ossidanti che, con diversi metodi, riescono a neutralizzare i Radicali Liberi.
La cellula produce quotidianamente Radicali Liberi (ogni cellula produce da 1 a 3 miliardi di Radicali Liberi al giorno) durante i normali processi metabolici. I radicali liberi prodotti dalle cellule vengono eliminati dagli anti-ossidanti prodotti dalle cellule stesse. Il problema sono i radicali liberi che si formano a causa dello stress ossidativo ovvero quelli che derivano dall'esterno a causa di stili di vita non salutari. Ad esempio una sola sigaretta produce 10 miliardi di Radicali Liberi.
Normalmente, queste specie sono rapidamente rimosse prima che possano causare disfunzioni cellulari ed eventualmente morte della cellula. Lo stress ossidativo e la manzanza di antiossidanti induce i radicali liberi a colpire i principali componenti cellulari come lipidi, proteine, carboidrati e DNA. Questo fenomeno è stato associato strettamente a una serie di patologie umane come malattie cardiovascolari, diabete, cancro e malattie neurodegenerative [Halliwell and Cross (1994); Bray (1999); Forsberg et al. (2001)].
Inoltre:
I chelanti naturali offrono numerosi vantaggi rispetto a quelli sintetici, risultano perfettamente tollerabili dall’organismo, non producono effetti collaterali e non danneggiano a loro volta gli organi con entrano in contatto. L’unico limite dei chelanti naturali è rappresentato dal tempo, la loro assunzione deve infatti essere continuativa e protratta per mesi. Gli oli essenziali sono ottimi chelanti naturali, capaci di detossificare in profondità.
Cosa fare per non subire gli effetti negativi dei metalli pesanti? Evitarli come abbiamo visto è quasi impossibile, ma non tutto è squallore e desolazione. La Natura, con la sua tendenza a ristabilire il suo meraviglioso equilibrio, fornisce la cura per qualsiasi genere di affezione l'uomo possa sviluppare.Anche gli antichi guaritori sostenevano che la natura fosse in grado di aiutare l'uomo a scoprire la cura di molte malattie in modi sottili e misteriosi.
ZEOLITE
Le zeoliti, minerale di origine vulcanica, attualmente stanno suscitando tanto interesse in quanto la loro rigorosa struttura cristallina è composta da minuscoli canali diretti in tutte le direzioni che hanno una carica negativa e quindi consente l'assorbimento di numerose tossine che essendo perlopiù caricate positivamente, vengono attirate dalla zeolite e intrappolate nei canali cristallini. Poichè la zeolite non viene assorbita dall'apparato gatro-intestinale, essa viene espulsa con le feci insieme a tutte le sostanze nocive che ha incontrato nel suo percorso. Esistono più di 100 tipi diversi di zeolite, che possono essere raggruppate in quelle a struttura fibrosa, lamellare e cristallinasferica. A causa delle sue particolari proprietà, la Clinoptilolite, i cui cristalli hanno struttura lamellare, ha dimostrato negli anni di essere la più adatta per l’uso nella medicina umana e veterinaria. In Giappone le zeoliti sono state approvate come additivi alimentari fin dal 1996; 39 brevetti relativi all’applicazione delle zeoliti nell’uomo sono stati registrati in tutto il mondo dal 1986.
Questo vale anche per le sostanze tossiche che si trovano già all'interno del corpo che vengono richiamate dentro il lume intestinale, come attirate da una calamita, con il risultato di una efficace disintossicazione sistemica.
L’influenza sull’intero organismo deriva quindi dall' equilibrio esistente fra questo e l’intestino.
A causa degli equilibri osmotici tra parete intestinale e il resto dell'organismo, più si sottraggono sostanze dall'intestino più l'organismo invia nel lume intestinale le stesse sostanze che ha accumulato a livello sistemico. La ZEOLITE, quindi, attraverso il richiamo nel lume gastro-intestinale sottrae dall'intero organismo sostanze tossiche di varia natura. Queste sostanze sono presenti spesso nell'ambiente e possono venire a contatto con l'organismo diventando cause o concause di diverse disfunzioni fisiologiche, attraverso l'alterazione degli equilibri metabolici.
Questo minerale, nel suo viaggio lungo il canale digestivo assorbe sostanze nocive come: metalli pesanti, radionuclidi, sostanze chimiche provenienti dai cibi e dalle medicine, virus, batteri, funghi e loro tossine, tossine fermentative che derivano da una alimentazione scorretta e da una flora batterica in disequilibrio ed eccessi di acidità nell’organismo.
Ma non solo: la zeolite rilascia nell’organismo degli oligoelementi e minerali di cui esso necessita. Il corpo cosi viene disintossicato, de-acidificato e snellito e contemporaneamente rimineralizzato: i suoi depositi di minerali vengono di nuovo riempiti. Infatti la sua struttura cristallina contiene cationi quali calcio, magnesio, sodio, potassio ed altri oltre a molecole di acqua.
La zeolite è anche in grado di ridurre i radicali liberi in eccesso, chiamato stress ossidativo, responsabili dell'insorgenza o dell'aggravamento di molte malattie come diabete, malattie cardiovascolari, tumori ed invecchiamento precoce.
BENTONITE
E' uno dei tipi di argilla più efficaci per la salute umana. Usata da secoli in tutto il mondo per curare molte malattie e come integratore alimentare. Il Canadian Journal of Microbiology ha pubblicato uno studio secondo cui la bentonite si è dimostrata particolarmente utile ad assorbire i virus patogeni, aflatossine, pesticidi ed erbicidi. La bentonite inoltre “cattura” i metalli pesanti grazie al processo di scambio ionico nel quale avviene la sostituzione degli anioni sodio legati superficialmente all’argilla con i cationi metallici contaminati. La ragione di questo effetto è che la bentonite contiene minerali carichi negativamente che attraggono verso di essi le tossine cariche positivamente, lasciando quindi il corpo senza virus.
Migliora inoltre la digestione, purifica il colon, rafforza il sistema immunitario, purifica e nutre la pelle e molto altro.
AGLIO
L'aglio contiene molto zolfo, compresi i gruppi di maggior valore Sulph-hydryl, che ossidano mercurio, cadmio e piombo e rendono questi metalli solubili in acqua. L'aglio contiene anche il minerale più importante, che protegge dalla tossicità del mercurio, il selenio bioattivo." Tratto da Dietrich Klinghardt, MD, PhD - Chelazione: Come Rimuovere dal Corpo Mercurio, Piombo e altri metalli
Il selenio contenuto nell’aglio è la migliore forma di selenio disponibile. L’aglio crudo, ovviamente, sarebbe il migliore. Ma se non ti piace crudo, la forma migliore immediatamente successiva sarebbe l’estratto di aglio invecchiato come il marchio Kyolic. Poiché lo zolfo che si trova nell’aglio è la ragione principale per cui esso è in grado di ossidare i metalli pesanti, potrebbe anche essere utile integrare con MSM. Il metil sulfenil metano, MSM, è una forma di zolfo biologicamente attivo in pratica lo zolfo organico nella sua forma naturale.
E’ anche un potente antimicrobico e antimicotico, il che rende lo efficace contro la Candida albicans e i parassiti.
CURCUMA
Questa pianta della famiglia dello zenzero è ampiamente utilizzata come spezia nel sud est asiatico, dove le sue proprietà purificanti sono note da secoli. La curcuma fu definita dalla medicina ayurvedica la regina delle spezie: aiuta a ripulire il fegato, purifica il sangue e promuove una buona digestione. Ha grandi proprietà anti-infiammatorie, ma nessuno degli spiacevoli effetti collaterali dei farmaci anti-infiammatori. È usata altresì per la pulizia della pelle e la conservazione degli alimenti.
OMEGA3
Non è un segreto che il consumo degli acidi grassi presenti nel pesce apporti molti benefici salutari. Gli acidi grassi fanno miracoli per il nostro cervello.
La distillazione molecolare è un processo speciale che rimuove tutte le tossine da petrolio (compreso il mercurio), garantendo una adeguata protezione per il consumo umano.
CORIANDOLO
Il Coriandolo è una delle spezie più antiche al mondo, addirittura i primi segni della sua esistenza si sono trovati nei resti archeologici risalenti a 7000 anni fa. Appartenente alla famiglia delle Umbrelliferae, il coriandolo è un genere con due specie, tipiche della flora dell'Europa meridionale. Il Coriandrum sativum, introdotto per la coltivazione nel nostro territorio peninsulare, si è poi naturalizzato sicché è reperibile qua e là allo stato selvatico; l'altra specie, il Coriandrum testiculatum, è propria solo della Siria. Il Coriandolo è coltivato per i semi che, una volta ben essiccati, sono impiegati per aromatizzare confetti, pietanze e bevande. Le foglie profumate della pianta hanno ben poche proprieta':la vera ricchezza del coriandolo è nei semi.
"Questa erba da cucina è in grado di mobilitare mercurio, cadmio, piombo e alluminio tanto nelle ossa che nel sistema nervoso centrale. È probabilmente l'unico agente efficace nel mobilitare il mercurio immagazzinato nello spazio intracellulare (allegato al mitocondri, tubulina, liposomi ecc) e nel nucleo della cellula (invertendo il danno al DNA di mercurio)." Tratto da Dietrich Klinghardt, MD, PhD - Chelazione: Come Rimuovere dal Corpo Mercurio, Piombo e altri metalli
Tutto è compiuto con la somministrazione di un agente chelante - solitamente acido dimercaptosuccinico (DMSA) oppure acido etilendiaminotetraacetico (EDTA) per “chelare”, e cioè “afferrare”, come con le chele di un granchio, i metalli velenosi e poi portarli fuori dall’organismo. - che si lega ai metalli pesanti residenti nello organismo facilitandone la naturale espulsione.
Nonostante il nome complicato, l’EDTA è una sostanza abbastanza innocua e naturale, simile all’aceto, che non viene comunque assimilata ma viene completamente eliminata dall’organismo, portando fuori con sé le sostanze tossiche chelate.
La terapia chelante è largamente utilizzata negli Stati Uniti, Svizzera e Germania, soprattutto per chelare l’eccesso di Calcio che si accumula sui vasi sanguigni dove forma vere e proprie incrostazioni, al fine, quindi, di prevenire ictus, infarti e malattie arteriosclerotiche.
Si effettua per infusione venosa lenta, da 1 a 3 volte alla settimana e con dosaggi variabili in rapporto alle caratteristiche della malattia e della normalità o meno della funzione del rene, dato che il chelato (edta stesso + il metallo legato all’edta) viene eliminato per il 95-98% attraverso il rene.
Un ciclo comprende da venti a trenta fleboclisi somministrate a giorni alterni o meno frequentemente.
Ciascuna fleboclisi ha una durata media di una-due ore durante le quali si può leggere o guardare la televisione.
Il primo ciclo di terapia può essere seguito successivamente da cicli meno intensivi.
Se eseguita da un medico appositamente formato, la terapia chelante non comporta pericoli.
La terapia chelante se ben eseguita non presenta contro indicazioni specifiche, ma essendo il prodotto eliminato per via renale completamente nelle 24 ore, la sua pratica richiede una efficiente funzionalità renale.
E’ quindi controindicata nei casi di grave insufficienza renale, ed anche di quella epatica, ed in generale in organismi già troppo indeboliti.
Inoltre può provocare, insieme all’eliminazione dei metalli tossici, anche una perdita di minerali in traccia utili e benefici, ed è quindi necessario assumere, durante la terapia chelante, determinati integratori alimentari che di solito vengono introdotti nella stessa flebo di chelazione.
Attualmente la Terapia Chelante è effettuata anche in Italia, e non solo per prevenire l’aterosclerosi, ma anche in caso di intossicazione da metalli pesanti, in quanto l’EDTA chela non solo il calcio, ma anche molti altri metalli quali il ferro, l’alluminio, il cadmio, il piombo ecc…
Per maggiori informazioni sul Test dei metalli pesanti nelle urine e la terapia chelante chiedete al vostro medico curante.
I metalli tossici sono sostanze inquinanti che penetrano in maniera insidiosa nel nostro organismo attraverso cibi, bevande, aria, acqua, cosmetici, farmaci, vestiti, vernici e oggetti di uso. Sono pericolosi perché tendono a bioaccumularsi: tendono cioè ad aumentare la propria concentrazione in un organismo biologico.
Si accumulano lentamente e progressivamente nelle ossa, nel fegato, nei reni, nei tessuti connettivi, nel cervello e in altri organi. Il nostro organismo non riesce, con i normali processi detossinanti, a rimuoverli. Senza l’ausilio di sostanze chelanti, capaci di legarsi al metallo e di trasportarlo all’esterno dell’organismo, permangono per decenni e rappresentano un serio pericolo per la salute.
Possiamo scegliere di mangiare cibi biologici dove sicuramente non sono usati pesticidi, erbicidi e fertilizzati che contengono metalli: purtroppo le acque dei fiumi e della pioggia sono inquinate e quindi finiscono irrimediabilmente anche nelle coltivazioni biologiche, soprattutto dove la coltivazione è circondata da altre coltivazioni in cui queste sostanze chimiche sono usate.
I metalli pesanti sono nelle pentole (in alluminio, acciaio con nichel) nei cibi e addirittura nei farmaci (ad esempio gli antiacidi contenenti idrossido di alluminio come il MAALOX), nei vaccini e nei cosmetici. Ogni giorno, ogni giorno accumuliamo e accumuliamo sempre di più metalli pesanti nel corpo che bloccano l´attività di numerosi complessi enzimatici, mentre l´eliminazione avviene solo in minima parte, per salivazione, traspirazione, allattamento (!!), ecc. I metalli si concentrano, danneggiandoli, in particolare in alcuni organi ( come cervello, fegato e reni) e nelle ossa, e sono spesso un fattore aggravante, quando non determinante, in numerose malattie croniche.
Possiamo scegliere di non usare cosmetici che contengono dentro meno sostanze chimiche possibile, e lo stesso per tutti gli altri prodotti.
Per le pentole, l'uso dell'alluminio è da escludere, lo stesso per quelle in ceramica che contengono delle nanoparticelle che vanno a finire nei cibi.
L'acciaio inox 18/10 contiene il 18% di Cromo ed il 10% di Nichel. Il Cromo è un metallo pesante che è tossico anche a dosi bassissime
I metalli pesanti vengono inoltre spruzzati con le scie chimiche finendo nell'aria, nell'acqua e nel terreno che alimenta gli animali, gli ortaggi, la frutta e tutte le coltivazioni.
L’elevatissimo inquinamento ambientale nel quale viviamo mette a dura prova la capacità detossificante del nostro organismo, il quale non ce la fa più a fronteggiare un simile avvelenamento e va in affanno con il risultato che questi metalli pesanti rimangono imprigionati nel nostro corpo provocando numerosissimi danni.
La ricerca scientifica ha ormai ampiamente dimostrato che alcune patologie sono strettamente legate all’inquinamento ambientale: cancro, Alzheimer, aterosclerosi sono solo un esempio. Il realtà l’entità e la tipologia del danno provocato dai metalli pesanti dipende dalla quantità degli stessi e dalle sedi di accumulo (ossa, fegato, rene, Sistema Nervoso Centrale, tessuto adiposo).
In ogni caso una caratteristica dei metalli pesanti è quella di riuscire a bloccare l’attività di molti complessi enzimatici con conseguente danno metabolico ed energetico.
I metalli tossici vengono da molti definiti come “killer subdoli” poiché si sostituiscono nell’organismo ai minerali necessari per la vita, alterando funzioni e strutture biologiche.
Il concetto di sostituzione degli elementi vitali con altri meno idonei è un principio di base della sopravvivenza di tutti gli esseri viventi. Esaminato sotto questo profili, il principio della sostituzione da un minerale ad un metallo tossico, può essere visto come un meccanismo di adattamento. L’accumulo dei metalli tossici nel nostro organismo, si può spiegare, come un processo adattativo che si innesca nei casi in cui si debba fronteggiare una carenza di elementi vitali.
L’organismo che si trova ad affrontare una mancanza di minerali o vitamine indispensabili per la salute, ricorre ai metalli tossici, che li sostituiscono nei siti di legame degli enzimi e dei sistemi enzimatici. Si tratta di un processo subdolo, poiché in qualche modo è il nostro stesso organismo che apre la strada ai suoi nemici e li posiziona proprio nelle componenti più vitali e indispensabili.
Ad esempio il piombo sostituisce il calcio nel cervello, il cadmio sostituisce lo zinco e l’alluminio sostituisce il magnesio. La sostituzione permette ai sistemi enzimatici, vitali per la nostra salute, di continuare a funzionare, ma non di funzionare esattamente come prima. Il metallo incorporato causa infatti una o più alterazioni fisiologiche. Le reazioni non avvengono esattamente come prima, ma trovano una via alternativa, danno vita ad una variante che inevitabilmente determina delle conseguenze negative per l’equilibrio generale. L’organismo può rimediare a questa varianti se avvengono per un periodo limitato di tempo, tuttavia se perdurano abbastanza a lungo, non è più possibile porvi rimedio. Per questa ragione è opportuno seguire periodicamente un programma di disintossicazione.
Non esiste una definizione universalmente accettata di metallo pesante basata sulle proprietà chimico-fisiche. Sono state proposte delle definizioni in base alla densità (un metallo pesante sarebbe un elemento chimico la cui densità sia maggiore di 5 grammi per centimetro cubo) o in base al peso atomico (un elemento il cui peso atomico sia maggiore di 20). D'altra parte le principali caratteristiche chimiche dei metalli pesanti, ossia il carattere cationico ( ione con carica positiva) con diversi stati di ossidazione e l'elevata attitudine a formare complessi molecolarinel citoplasma cellulare, fa includere nell'elenco dei metalli pesanti anche elementi, come il selenio e l'arsenico che non sono metalli.
Un sottogruppo particolarmente importante in biologia e in medicina è costituita dai cosiddetti metalli in traccia (o elementi in traccia), gli elementi chimici presenti nei fluidi biologici degli organismi viventi in concentrazioni inferiori a 1 μg per grammo di peso. In base agli effetti fisiopatologici i metalli in traccia possono essere suddivisi in due gruppi: nel primo gruppo gli elementi essenziali per la vita in quanto implicati in importanti processi metabolici, mentre nel secondo gruppo sono contenuti elementi tossici per gli organismi viventi anche a basse concentrazioni. Nel caso degli esseri umani sono noti quindici elementi in traccia essenziali: arsenico, cobalto, cromo, rame, fluoro, ferro, iodio, manganese,molibdeno, nichel, selenio, silicio, stagno, vanadio e zinco, mentre il secondo gruppo contiene elementi quali cadmio, mercurio, cromo e piombo.
I Radicali Liberi
Inoltre, l’accumulo di metalli pesanti induce la formazione di Radicali Liberi (i metalli pesanti distruggono i legami molecolari e liberano Radicali Liberi), molecole chimiche estremamente pericolose per le nostre cellule tanto da essere soprannominate “killer cellulari”, responsabili dell'insorgenza o dell'aggravamento di molte malattie come diabete, malattie cardiovascolari, tumori ed invecchiamento precoce.I Radicali Liberi sono molecole costituite da atomi fortemente instabili in quanto mancano di un elettrone. Per raggiungere la stabilità questi atomi vanno alla ricerca spasmodica dell’elettrone mancante: attaccano qualsiasi molecola con cui vengono in contatto al fine di rubarle proprio l’elettrone mancante. Quando un Radicale Libero strappa un elettrone ad un’altra molecola (ossidazione) finalmente raggiunge la stabilità, ma la molecola derubata (ossidata) diventa un Radicale Libero a sua volta perché ha ora un elettrone in meno.
Questo nuovo Radicale cercherà, quindi, anch’esso un’altra molecola a cui strappare l’elettrone e così via. (Reazione Radicalica a Catena) La Reazione a Catena si blocca grazie all’intervento di molecole anti-ossidanti che, con diversi metodi, riescono a neutralizzare i Radicali Liberi.
La cellula produce quotidianamente Radicali Liberi (ogni cellula produce da 1 a 3 miliardi di Radicali Liberi al giorno) durante i normali processi metabolici. I radicali liberi prodotti dalle cellule vengono eliminati dagli anti-ossidanti prodotti dalle cellule stesse. Il problema sono i radicali liberi che si formano a causa dello stress ossidativo ovvero quelli che derivano dall'esterno a causa di stili di vita non salutari. Ad esempio una sola sigaretta produce 10 miliardi di Radicali Liberi.
Normalmente, queste specie sono rapidamente rimosse prima che possano causare disfunzioni cellulari ed eventualmente morte della cellula. Lo stress ossidativo e la manzanza di antiossidanti induce i radicali liberi a colpire i principali componenti cellulari come lipidi, proteine, carboidrati e DNA. Questo fenomeno è stato associato strettamente a una serie di patologie umane come malattie cardiovascolari, diabete, cancro e malattie neurodegenerative [Halliwell and Cross (1994); Bray (1999); Forsberg et al. (2001)].
Inoltre:
- I Radicali Liberi danneggiano le membrane ossidando i fosfolipidi In caso di stress ossidativo i Radicali Liberi attaccano gli acidi grassi poliinsaturi delle membrane ossidandoli(perossidazione): ciò determina un progressivo irrigidimento delle membrane con riduzione della funzionalità fino alla morte della cellula. I LIPIDI determinano le caratteristiche strutturali (permeabilità, fluidità, resistenza allo stress) e regolano le funzioni della membrana (passaggio di sostanze, comunicazione intercellulare..)
- I Radicali Liberi danneggiano i vasi sanguigni I Radicali Liberi nella loro smania di recuperare gli elettroni mancanti attaccano le lipoproteine LDL (colesterolo cattivo), ossidandole. I macrofagi cercano di eliminare l’LDL modificato, ingoiandolo. Le cellule rigonfie che ne derivano, le “cellule schiumose” si fissano sulla parete delle arterie. L’accumulo delle cellule schiumose dà origine alla placca che restringe il lume dell’arteria e alla fine provoca gravi disturbi vascolari, fra cui l’infarto. Anche l’Apo B-100 viene ossidata dai Radicali Liberi diventando quindi irriconoscibile dai recettori cellulari All’interno di ogni lipoproteina LDL ci sono: 1.700 molecole di colesterolo, 700 molecole di colesterolo eserificato, 6 molecole di vitamina E
- I Radicali Liberi danneggiano il collagene I Radicali Liberi agiscono sulle proteine della pelle quali il collagene e l’elastina con un meccanismo chiamato “cross-linkage”, cioè formazione di legami crociati fra le fibre di collagene ed elastina. Ciò determina perdita di elasticità e tonicità oltre che un inesorabile avvizzimento cutaneo. Inoltre l’azione dei Radicali Liberi sui lipidi cutanei porta alla formazione di LIPOFUSCINA , il pigmento responsabile delle macchie cutanee tipiche della vecchiaia.
- evitare fumo
- ridurre alcool
- condurre una vita senza stress
- eliminare i metalli pesanti dall'organismo
- mangiare frutta e verdura, in particolare quella che contiene le vitamine A, C, E
- VITAMINA C Pomodori, Agrumi, Peperoni, Broccoli, kiwi, ortaggi a foglia verde…
- VITAMINA A Fegato, carote, uova, albicocche, formaggi, pesce:salmone e sardine, latte intero…
- VITAMINA E Olio d’oliva, germe di grano, olio di mais, olio di soia, olio di girasole, olio di arachide, noci, noccioline….
- Assumere Bioflavonoidi: QUERCITINA : vino rosso, cipolla rossa, thè verde, mirtilli, mele RUTINA : grano saraceno, vino rosso, menta ANTOCIANINE : ribes, ciliegie, cavoli, uva, fragole, banane, asparagi, piselli, pere, patate
- Assumere Carotenoidi: CAROTENE : carote LICOPENE : pomodori, pompelmo rosa, melone LUTEINA :cavoli, spinaci, broccoli, zucchine, piselli. ZEAXANTINA : grano, tuorlo d’uovo, peperoni rossi, mango, succo d’arancia Il LICOPENE è il più potente carotenoide conosciuto e il pomodoro è l’alimento che ne contiene di più (1 pomodoro medio contiene 3,7 mg di licopene). Il LICOPENE ha un’azione anticancerogena 10 volte più potente del betacarotene. Possiede un’azione protettiva contro l’ossidazione delle LDL (il pomodoro protegge dalla formazione delle placche). Uno studio ha dimostrato che mangiando pomodori 10 volte alla settimana si ha una riduzione del 45% del cancro alla prostata (Giovannucci e coll., J. National Can. Istit. 1995; 87:1767 – 1776). La LUTEINA e la ZEAXANTINA proteggono le cellule della retina dalla degenerazione maculare
Vademecum: quali sono gli effetti dei principali metalli tossici
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Allumino: danni al sistema nervoso centrale, demenza, perdita di memoria, autismo.
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Antimonio: danni cardiaci, diarrea, vomito, ulcera allo stomaco.
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Arsenico: cancro linfatico, cancro al fegato, cancro della pelle.
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Bario: ipertensione, paralisi.
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Bismuto: dermatite, stomatite ulcerosa, diarrea.
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Cadmio: diarrea, dolori di stomaco, vomito, fratture ossee, danni immunitari, disordini psicologici, tumore.
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Cromo: danni ai reni e al fegato, problemi respiratori, cancro polmonare.
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Rame: irritazioni al naso, bocca ed occhi; cirrosi epatica, danni al cervello e ai reni. Emicranie croniche
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Gallio: irritazione alla gola, difficoltà respiratorie, dolori alla cassa toracica.
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Afnio: irritazione agli occhi, alla pelle e alle mucose.
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Indio: danni al cuore, reni e fegato.
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Iridio: irritazione agli occhi e al tratto digestivo.
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Lantanio: cancro polmonare, danni al fegato.
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Piombo: danni al cervello, disfunzioni alla nascita, danni ai reni, difficoltà di apprendimento, distruzione del sistema nervoso.
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Manganese : turbe alla coagulazione del sangue, intolleranza al glucosio, disordini allo scheletro.
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Mercurio: distruzione del sistema nervoso, danni al cervello, danni al DNA.
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Nickel: embolia polmonare, difficoltà respiratorie, asma e bronchite cronica, reazione allergiche della pelle.
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Palladio: altamente tossico e cancerogeno, irritante per le mucose.
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Platino: alterazioni del DNA, cancro, danni all’intestino e reni.
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Rodio: macchie alla pelle, potenzialmente tossico e sospetto cancerogeno.
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Rutenio: altamente tossico e cancerogeno, danni alle ossa.
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Scandio: embolia polmonare, danni al fegato.
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Stronzio: cancro ai polmoni, nei bambini difficoltà di sviluppo delle ossa.
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Tantalio: irritazione agli occhi e alla pelle, lesione del tratto respiratorio superiore.
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Tallio: danni allo stomaco, al sistema nervoso, coma
e morte, per chi sopravvive al Tallio rimangono danni al sistema
nervoso e paralisi.
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Stagno: irritazione agli occhi e alla pelle, emicrania, dolori di stomaco, difficoltà ad urinare.
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Tungsteno: danni alle mucose e alle membrane, irritazione agli occhi.
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Vanadio: disturbi cardiaci e cardiovascolari, infiammazioni allo stomaco ed intestino.
- Ittrio : altamente tossico, cancro ai polmoni, embolia polmonare, danni al fegato.
Un pericolo sottovalutato
I metalli tossici sono dei nemici silenziosi, poiché a causa di negligenza e disinformazione, l’attenzione nei loro confronti è minima. Lo studio dei metalli tossici e dei loro meccanismi d’azione è spesso completamente ignorato dalla classe medica. La gran parte dei testi di nutrizione, si limita a qualche accenno, senza approfondirli come meriterebbero. Nella stragrande maggioranza dei casi l’avvelenamento o l’intossicazione da metalli pesanti avviene senza clamori, in assoluto silenzio e senza segnali eclatanti. E’ un processo lentissimo, che avviene giorno dopo giorno, attraverso più canali (l’aria, l’acqua, gli alimenti, le esalazioni, il contatto con depositi) e che si manifesta sotto forma di disturbi, alterazioni, malattie piccole e grandi. Inevitabilmente l’attenzione si focalizza su questi sintomi, tralasciando completamente, e colpevolmente, di verificare se i metalli tossici sono in qualche modo in relazione con lo stato di salute. Qualche anno fa la prestigiosa rivista scientifica americana “Lancet” ha pubblicato uno studio che dimostrava una correlazione tra il morbo di Alzheimer ed un accumulo di alluminio nell’organismo. Altri studi invece dimostrano un collegamento tra la sclerosi multipla, l’autismo e la presenza di mercurio; altri ancora il nesso tra cadmio, piombo e sclerosi laterale amiotrofica, altri infine l’effetto nocivo dei metalli pesanti sul sistema immunitario.LA TERAPIA CHELANTE: RIMEDI NATURALI E TERAPIA CON L'EDTA
1) RIMEDI NATURALI
La terapia con sostanze chelanti sintetiche può presentare effetti collaterali ed è consigliabile solo nei casi di avvelenamenti acuti, in cui il rischio per la salute è così alto da non poter aspettare. In tutti gli altri casi, è preferibile un approccio più delicato, che consente di rimuovere gli eccessi dei metalli tossici nell’arco di alcune settimane o mesi, senza comportare rischi o pericoli per la salute.I chelanti naturali offrono numerosi vantaggi rispetto a quelli sintetici, risultano perfettamente tollerabili dall’organismo, non producono effetti collaterali e non danneggiano a loro volta gli organi con entrano in contatto. L’unico limite dei chelanti naturali è rappresentato dal tempo, la loro assunzione deve infatti essere continuativa e protratta per mesi. Gli oli essenziali sono ottimi chelanti naturali, capaci di detossificare in profondità.
Cosa fare per non subire gli effetti negativi dei metalli pesanti? Evitarli come abbiamo visto è quasi impossibile, ma non tutto è squallore e desolazione. La Natura, con la sua tendenza a ristabilire il suo meraviglioso equilibrio, fornisce la cura per qualsiasi genere di affezione l'uomo possa sviluppare.Anche gli antichi guaritori sostenevano che la natura fosse in grado di aiutare l'uomo a scoprire la cura di molte malattie in modi sottili e misteriosi.
ZEOLITE
Le zeoliti, minerale di origine vulcanica, attualmente stanno suscitando tanto interesse in quanto la loro rigorosa struttura cristallina è composta da minuscoli canali diretti in tutte le direzioni che hanno una carica negativa e quindi consente l'assorbimento di numerose tossine che essendo perlopiù caricate positivamente, vengono attirate dalla zeolite e intrappolate nei canali cristallini. Poichè la zeolite non viene assorbita dall'apparato gatro-intestinale, essa viene espulsa con le feci insieme a tutte le sostanze nocive che ha incontrato nel suo percorso. Esistono più di 100 tipi diversi di zeolite, che possono essere raggruppate in quelle a struttura fibrosa, lamellare e cristallinasferica. A causa delle sue particolari proprietà, la Clinoptilolite, i cui cristalli hanno struttura lamellare, ha dimostrato negli anni di essere la più adatta per l’uso nella medicina umana e veterinaria. In Giappone le zeoliti sono state approvate come additivi alimentari fin dal 1996; 39 brevetti relativi all’applicazione delle zeoliti nell’uomo sono stati registrati in tutto il mondo dal 1986.
Questo vale anche per le sostanze tossiche che si trovano già all'interno del corpo che vengono richiamate dentro il lume intestinale, come attirate da una calamita, con il risultato di una efficace disintossicazione sistemica.
L’influenza sull’intero organismo deriva quindi dall' equilibrio esistente fra questo e l’intestino.
A causa degli equilibri osmotici tra parete intestinale e il resto dell'organismo, più si sottraggono sostanze dall'intestino più l'organismo invia nel lume intestinale le stesse sostanze che ha accumulato a livello sistemico. La ZEOLITE, quindi, attraverso il richiamo nel lume gastro-intestinale sottrae dall'intero organismo sostanze tossiche di varia natura. Queste sostanze sono presenti spesso nell'ambiente e possono venire a contatto con l'organismo diventando cause o concause di diverse disfunzioni fisiologiche, attraverso l'alterazione degli equilibri metabolici.
Questo minerale, nel suo viaggio lungo il canale digestivo assorbe sostanze nocive come: metalli pesanti, radionuclidi, sostanze chimiche provenienti dai cibi e dalle medicine, virus, batteri, funghi e loro tossine, tossine fermentative che derivano da una alimentazione scorretta e da una flora batterica in disequilibrio ed eccessi di acidità nell’organismo.
Ma non solo: la zeolite rilascia nell’organismo degli oligoelementi e minerali di cui esso necessita. Il corpo cosi viene disintossicato, de-acidificato e snellito e contemporaneamente rimineralizzato: i suoi depositi di minerali vengono di nuovo riempiti. Infatti la sua struttura cristallina contiene cationi quali calcio, magnesio, sodio, potassio ed altri oltre a molecole di acqua.
La zeolite è anche in grado di ridurre i radicali liberi in eccesso, chiamato stress ossidativo, responsabili dell'insorgenza o dell'aggravamento di molte malattie come diabete, malattie cardiovascolari, tumori ed invecchiamento precoce.
BENTONITE
E' uno dei tipi di argilla più efficaci per la salute umana. Usata da secoli in tutto il mondo per curare molte malattie e come integratore alimentare. Il Canadian Journal of Microbiology ha pubblicato uno studio secondo cui la bentonite si è dimostrata particolarmente utile ad assorbire i virus patogeni, aflatossine, pesticidi ed erbicidi. La bentonite inoltre “cattura” i metalli pesanti grazie al processo di scambio ionico nel quale avviene la sostituzione degli anioni sodio legati superficialmente all’argilla con i cationi metallici contaminati. La ragione di questo effetto è che la bentonite contiene minerali carichi negativamente che attraggono verso di essi le tossine cariche positivamente, lasciando quindi il corpo senza virus.
Migliora inoltre la digestione, purifica il colon, rafforza il sistema immunitario, purifica e nutre la pelle e molto altro.
AGLIO
L'aglio contiene molto zolfo, compresi i gruppi di maggior valore Sulph-hydryl, che ossidano mercurio, cadmio e piombo e rendono questi metalli solubili in acqua. L'aglio contiene anche il minerale più importante, che protegge dalla tossicità del mercurio, il selenio bioattivo." Tratto da Dietrich Klinghardt, MD, PhD - Chelazione: Come Rimuovere dal Corpo Mercurio, Piombo e altri metalli
Il selenio contenuto nell’aglio è la migliore forma di selenio disponibile. L’aglio crudo, ovviamente, sarebbe il migliore. Ma se non ti piace crudo, la forma migliore immediatamente successiva sarebbe l’estratto di aglio invecchiato come il marchio Kyolic. Poiché lo zolfo che si trova nell’aglio è la ragione principale per cui esso è in grado di ossidare i metalli pesanti, potrebbe anche essere utile integrare con MSM. Il metil sulfenil metano, MSM, è una forma di zolfo biologicamente attivo in pratica lo zolfo organico nella sua forma naturale.
E’ anche un potente antimicrobico e antimicotico, il che rende lo efficace contro la Candida albicans e i parassiti.
CURCUMA
Questa pianta della famiglia dello zenzero è ampiamente utilizzata come spezia nel sud est asiatico, dove le sue proprietà purificanti sono note da secoli. La curcuma fu definita dalla medicina ayurvedica la regina delle spezie: aiuta a ripulire il fegato, purifica il sangue e promuove una buona digestione. Ha grandi proprietà anti-infiammatorie, ma nessuno degli spiacevoli effetti collaterali dei farmaci anti-infiammatori. È usata altresì per la pulizia della pelle e la conservazione degli alimenti.
"La curcuma stimola la produzione di tre
enzimi-aril-idrocarburo-idrossilasi, glutatione-S-transferasi, e
UDP-glucuronil-transferasi. Questi sono "coltelli" chimici che abbattono
le sostanze potenzialmente nocive nel fegato. La curcuma offre una
protezione analoga per le persone che stanno assumendo farmaci come il
metotressato e altre forme di chemioterapia, che sono metabolizzati da o
attraverso il fegato." James A. Dukes, Ph D., Dr. - Erbe Essenziali
Recenti studi scientifici hanno scoperto che la miscelazione con il
pepe nero aumenta in modo esponenziale le proprietà curative della
curcuma. Nessuna meraviglia che nelle ricette tradizionali dell'Asia
meridionale spesso si combinino tali due spezie. Quindi datevi da fare
... macinate un mucchio di pepe nero in quella curcuma!OMEGA3
Non è un segreto che il consumo degli acidi grassi presenti nel pesce apporti molti benefici salutari. Gli acidi grassi fanno miracoli per il nostro cervello.
Gli Omega-3 costituiscono letteralmente il carburante del
nostro cervello, contribuendo a mantenere efficienti le sue funzioni
principali. Il nostro organo più importante dipende fortemente dallo
acido eicosapentaenoico(EPA) e dallo acido docosaesaenoico (DHA), due
acidi grassi della famiglia degli Omega-3, che il nostro corpo non può
creare autonomamente. L'unico modo per ottenere tali acidi è attraverso
la alimentazione.
"La maggior parte dei professionisti sanitari ritiene che il
DHA sia l'acido grasso più importante per la struttura sana e lo
sviluppo del cervello, quindi sarebbe fondamentale che ci sia abbastanza
DHA nella dieta durante la gravidanza e nei primi anni di vita di un
bambino. Lo EPA d'altro canto è essenziale per un sano funzionamento
quotidiano del cervello, il che significa che per tutta la vita hai
bisogno di una fornitura costante di EPA".
McEnvoy David
Ecco alcuni fatti riguardanti gli Omega-3 che risultano di particolare interesse nel contesto di questi articoli:
- Una ricerca della University of Western Australia ha riscontrato
che le donne che avevano assunto supplementi di olio di pesce durante
l'ultima parte della gravidanza partorivano bambini con una migliore
coordinazione mano-a-occhio, migliori doti oratorie ed in generale
superiori doti intellettive dei bambini le cui madri invece avevano
assunto olio d'oliva.
Nella ghiandola pineale la melatonina viene prodotta in
perossisomi, in neuroni della dopamina e noradrenalina, ecc. E' qui che
il mercurio ed altri metalli tossici attaccano fino a impedire alle
cellule di svolgere il loro lavoro. " Tratto da Dietrich Klinghardt, MD, PhD - Chelazione: Come Rimuovere dal Corpo Mercurio, Piombo e altri metalli.
La distillazione molecolare è un processo speciale che rimuove tutte le tossine da petrolio (compreso il mercurio), garantendo una adeguata protezione per il consumo umano.
CORIANDOLO
Il Coriandolo è una delle spezie più antiche al mondo, addirittura i primi segni della sua esistenza si sono trovati nei resti archeologici risalenti a 7000 anni fa. Appartenente alla famiglia delle Umbrelliferae, il coriandolo è un genere con due specie, tipiche della flora dell'Europa meridionale. Il Coriandrum sativum, introdotto per la coltivazione nel nostro territorio peninsulare, si è poi naturalizzato sicché è reperibile qua e là allo stato selvatico; l'altra specie, il Coriandrum testiculatum, è propria solo della Siria. Il Coriandolo è coltivato per i semi che, una volta ben essiccati, sono impiegati per aromatizzare confetti, pietanze e bevande. Le foglie profumate della pianta hanno ben poche proprieta':la vera ricchezza del coriandolo è nei semi.
"Questa erba da cucina è in grado di mobilitare mercurio, cadmio, piombo e alluminio tanto nelle ossa che nel sistema nervoso centrale. È probabilmente l'unico agente efficace nel mobilitare il mercurio immagazzinato nello spazio intracellulare (allegato al mitocondri, tubulina, liposomi ecc) e nel nucleo della cellula (invertendo il danno al DNA di mercurio)." Tratto da Dietrich Klinghardt, MD, PhD - Chelazione: Come Rimuovere dal Corpo Mercurio, Piombo e altri metalli
Essendo la sua azione di rimozione molto
efficace, può instaurarsi un processo chiamato re-intossicazione se le
tossine rimosse dal coriandolo sono quantitativamente superiori a quanto
il corpo è in grado di espellere: le tossine non fuoriuscite possono
inondare il tessuto connettivo (ove risiedono i nervi) con un alto
effetto di dannosità dei metalli, che erano precedentemente situati in
posti nascosti e meno pericolosi.
Questo processo di re-intossicazione può
essere facilmente evitato conl`assunzione contemporanea di un agente
chelante che possa assorbire le tossine nel tratto intestinale: la Zeolite
o la Chlorella, un organismo algale (purtroppo molte alghe provengono
dal Giappone e dopo il disastro di fukushima sono piene di radiazioni,
quindi qualora si voglia usare la chlorella informatevi sulla
provenienza). Uno studio recente ha dimostrato nei test su
animali un eliminazione di alluminio dallo scheletro superiore a
qualsiasi altro agente disintossicante conosciuto.
Il coriandolo induce la colecisti a riversare bile -
contenente le neurotossine escrete - nello intestino tenue. Il rilascio
di bile - fenomeno che avviene naturalmente dopo i pasti - è reso molto
più efficace dal coriandolo. Se però non si assume il secondo agente -
come la zeolite o la chlorella - la maggior parte delle neurotossine
finiscono per essere riassorbite lungo la strada verso l'intestino
tenue dalle terminazioni nervose del sistema nervoso enterico.
Proprietà
C'è un netto miglioramento dei sintomi addominali imputabili alla sindrome del colon irritabile, consumando giornalmente il coriandolo. Sembra che sia in grado di ritardare il transito del cibo dallo stomaco all'intestino.
Dando uno sguardo ai disturbi digestivi, è stata giudicata una spezia sicura ed efficace nel trattamento di perdita dell'appetito, gonfiore di stomaco, disturbi digestivi, flatulenza e disturbi gastrici crampiformi.
Tuttavia, c'è dell'altro : l'olio di coriandolo aiuta nei casi di eczema, psoriasi e anche rosacea.
Analizzando gli effetti di un estratto a base di coriandolo su animali da laboratorio affetti da diabete di tipo 2, artificialemente indotto, gli esperti hanno riscontrato che riduce i livelli ematici di glucosio e aumenta i livelli di insulina, che è l'ormone che controlla gli zuccheri nel sangue.
Riduce il colesterolo LDL e aumenta il colesterolo HDL.
Studi di medici riguardanti i lipidi ematici, hanno portato a dichiarare che : " il coriandolo ha tutte le carte in regola per essere utilizzato come rimedio casalingo con effetti curativi e di prevenzione contro il colesterolo alto.
E' un sedativo e rilassante muscolare, quindi allevia ansia e induce il buon sonno.
I potenti agenti antiossidanti del coriandolo proteggono il fegato e stimolano la naturale capacita' di rigenerarsi : buona notizia per gli alcoolisti e affetti da epatite C.
L'olio essenziale di coriandolo potrebbe essere impiegato per combattere e prevenire l'infezione da Candida Albicans.
Protegge dai danni causati dall'avvelenamento da piombo.
CHLORELLA
Oltre che per diversi altri effetti benefici, la chlorella è un'alga conosciuta per le sue proprietà disintossicanti da tutti i metalli tossici e le tossine ambientali. Questo la rende perfetta per affiancare il coriandolo in una cura disintossicante.
Proprietà
SPIRULINA
La Spirulina è una microalga blu-verde appartenente alla famiglia delle Cianophyceae (Divisione Cyanophyta; divisione di alghe unicellulari il cui colore glauco o bluastro è dovuto alla presenza di due pigmenti, la clorofilla e la ficocianina). Come le piante, la Spirulina vive grazie alla fotosintesi. E' lunga 0,3 mm e prende il nome dalla sua forma a spirale. Quest'alga è ritenuta l'alimento vegetale migliore, poiché ricco di proteine, amminoacidi, vitamine, acidi grassi essenziali, carboidrati di facile assunzione ed antiossidanti.
Una delle più antiche forme di vita sulla Terra, la Spirulina ha contribuito a produrre l'ossigeno nella nostra atmosfera miliardi di anni fa in modo che le altre forme di vita potessero apparire. La vera Spirulina è così densa di nutrienti che si può sopravvivere solo con essa e l'acqua. Centinaia di studi hanno confermato la potenza di quest'alga. Ha il 60-70% delle proteine complete, che significa che ha tutti gli 8 amminoacidi essenziali (questo significa che devono essere assunti perché il corpo umano non è in grado di sintetizzarli) e 10 non essenziali che sostengono la buona salute.
La Spirulina Platensis è ricca di vitamine e microelementi; contiene acido Linoleico che regola il metabolismo dei grassi nel corpo, in particolare il metabolismo del colesterolo e dei trigliceridi. Inoltre è ricca di vitamina B 12, in quantità quattro volte superiore a quella presente nel fegato di vitello. Contiene acidi grassi insaturi e clorofilla. Nella medicina cinese è stata una delle prime sostanze usate per curare oltre che per una funzione profilattica. Già gli Aztechi la consideravano un nutrimento base e un elemento della loro forza.
La Spirulina è originaria dell'America centrale ed è nota da molti secoli per le sue proprietà. Gli Aztechi già ne conoscevano le caratteristiche e la usavano, estraendola dai laghi della valle di Anahuac, consumandola insieme con tortillas di mais.
Numerosi sono i benefici di quest'alga: infatti è un integratore dell'alimentazione, sviluppa un'attività antimicrobica ed antibatterica, grazie ai sulfolipidi che si trovano nella parete cellulare. Inoltre essa migliora il rendimento psico-fisico, rafforza il sistema immunitario ed è indicata nella dieta di vegetariani e di vegani, poiché contiene vitamina B12. Last, but not least, la Spirulina aiuta l'organismo ad eliminare i metalli pesanti.
La sua efficacia è data dalla capacità di integrare sostanze vitali che mancano nel corpo umano, inoltre aiuta il metabolismo, incrementa la reattività del sistema immunitario (immuno-modulante), stimola la flora batterica intestinale, aiuta l'eliminazione dei residui del metabolismo, ha un effetto regolante sulla concentrazione degli zuccheri nel sangue, può avere un effetto sui processi infiammatori cronici, può regolare il livello del colesterolo, aumenta la resistenza contro agenti infettivi e fornisce più forza fisica e mentale.
Il campo di applicazione della Spirulina come supporto di terapie è destinato a persone che hanno problemi di nutrizione di diverso tipo (obesità, anoressia, con diete non bilanciate), a vegetariani che devono integrare l'apporto di proteine, a sofferenti di diabete Mellito. Inoltre può essere utilizzata nella profilassi dell' arteriosclerosi, malattie ischemiche del cuore, malattie influenzali, malattie da deficit di ferro, perdita di vista, patologie della pelle con pelle secca e screpolata, acne e foruncolosi.
Unita alla zeolite clinoptilolite è usata per combattere malattie croniche.
Sembra che il prodotto migliore sia quello proveniente dal Cile: il deserto di Atacama, il più arido ed inospitale del mondo, dove è coltivata la Spirulina, è un ecosistema quasi incontaminato, mentre la comunque ottima alga verde-azzurra Klamathnasce e prospera in un lago dell'Oregon (Stati Uniti).
La Spirulina Platensis può anche aumentare il senso di sazietà e la ricchezza di proteine consente di ridurre la quantità di cibo assunto. Tra il tempo di assunzione e il pasto devono trascorrere almeno 60 minuti e almeno 30 minuti dall'assunzione di medicinali; questo garantisce un effetto ottimale del suo uso.
Si consiglia di bere acqua calda o tiepida dopo l'assunzione. Si può assumere per 40 giorni e dopo una pausa di 20 giorni si può riprendere l'assunzione. Alcune controindicazioni riguardano chi ha problemi di tipo renale a causa della ricchezza di proteine.
CLOROFILLA
La clorofilla è un pigmento che si trova in piante a foglia verde intenso e che è importante per il processo fotosintetico. Questo pigmento, tuttavia, fa qualcosa di più che agevolare la produzione di energia nelle piante. La Chlorella prende il suo nome per l'elevato contenuto di clorofilla. Spinaci, fagiolini verdi, porro, cavolo verde e altri vegetali a foglia molto verde sono una buona fonte di clorofilla.
ACIDO MALICO
L’acido malico, noto anche come acido di mela o acido fruttico, in quanto si ritrova nelle mele, è uno dei più potenti disintossicanti dall’alluminio. Aiuta a ridurre la tossicità di alluminio per il cervello, e per questo motivo potrebbe essere utilizzato per aiutare nei casi di morbo di Alzheimer. L’acido malico ha dimostrato di aumentare l’escrezione fecale e urinaria di alluminio. Può anche ridurre la quantità di alluminio che si trova negli organi e nei tessuti del corpo. L'acido Malico si trova in natura oltre che nella mela anche nel rabarbaro, vino, aceto di mele, fragola e papaia.
SETTIMANA 1
COLAZIONE
prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella 30 minuti prima di far colazione
poco prima di iniziare a mangiare prendere 20 gocce di tintura coriandolo
PRANZO
prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella 30 minuti prima di pranzo
poco prima di iniziare a mangiare prendere 20 gocce di tintura coriandolo
CENA
prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella 30 minuti prima di cena
poco prima di iniziare a mangiare prendere 20 gocce di tintura coriandolo
SETTIMANA 2
Prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella, 3 volte al giorno 30 minuti prima di colazione pranzo e cena
Non assumere il coriandolo in questa settimana
SETTIMANA 3
Come la SETTIMANA 1 con la differenza che si aumenta la dose di coriandolo da 20 a 40 gocce.
SETTIMANA 4
Prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella, 3 volte al giorno 30 minuti prima di colazione pranzo e cena
Non assumere il coriandolo in questa settimana
SETTIMANA 5
Come la SETTIMANA 1 con la differenza che si aumenta la dose di coriandolo da 20 a 40 gocce.
SETTIMANA 6
Prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella, 3 volte al giorno 30 minuti prima di colazione pranzo e cena
Non assumere il coriandolo in questa settimana
SETTIMANA 7
Come la SETTIMANA 1
SETTIMANA 8
Prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella, 3 volte al giorno 30 minuti prima di colazione pranzo e cena
Non assumere il coriandolo in questa settimana
CONTROINDICAZIONI
ALGA CLORELLA: Non sono conosciute controindicazioni per giovani e bambini. Può interferire con i trattamenti fluidificanti del sangue a causa del contenuto di vitamina K1 e ferro.
ZEOLITE: Nei numerosi test non sono state riscontrate alcun tipo di controindicazioni.
CORIANDOLO: Se usato in dosi eccessive è inebriante e può causare disturbi nervosi e fastidi renali.
Stimolare il cervello: leggere, meditare e informarsi attivamente su quello che sta realmente accadendo (come sul sito Dioni LOL).
-
in associazione ad un agente chelante Detossificante da
metalli tossici e inquinanti chimici (solo in alcune parti del corpo,
per questo è necessario assumerlo con la zeolite che svolge un'azione
più diffusa su tutto il corpo)
- Digestivo e benefico per dispepsie, senso di pienezza gastrica, digestione lenta, spasmi gastrici, colon irritabile, diarrea e mal di testa da cattiva digestione
- Eliminare le forme fermentive intestinali, difficoltà digestive e/o fenomeni diarroici dovuti, per lo più, a manifestazioni somatiche dello stress
- Carminativo: evita la formazione di gas intestinali
- Contrasta l'obesità, favorendo un corretto metabolismo dei carboidrati
- Antiossidante
- L'olio essenziale ha un effetto antibatterico e funghicida
Altre Proprietà:
E' composto all'85% da oli volatili che contengono
più di 25 principi attivi: : due di questi sono il linalolo e il geranil
acetato, potenti antiossidanti che proteggono le cellule e, con ogni
probabilita', sono il fattore alla base di molte delle proprieta'
terapeutiche del coriandolo.C'è un netto miglioramento dei sintomi addominali imputabili alla sindrome del colon irritabile, consumando giornalmente il coriandolo. Sembra che sia in grado di ritardare il transito del cibo dallo stomaco all'intestino.
Dando uno sguardo ai disturbi digestivi, è stata giudicata una spezia sicura ed efficace nel trattamento di perdita dell'appetito, gonfiore di stomaco, disturbi digestivi, flatulenza e disturbi gastrici crampiformi.
Tuttavia, c'è dell'altro : l'olio di coriandolo aiuta nei casi di eczema, psoriasi e anche rosacea.
Analizzando gli effetti di un estratto a base di coriandolo su animali da laboratorio affetti da diabete di tipo 2, artificialemente indotto, gli esperti hanno riscontrato che riduce i livelli ematici di glucosio e aumenta i livelli di insulina, che è l'ormone che controlla gli zuccheri nel sangue.
Riduce il colesterolo LDL e aumenta il colesterolo HDL.
Studi di medici riguardanti i lipidi ematici, hanno portato a dichiarare che : " il coriandolo ha tutte le carte in regola per essere utilizzato come rimedio casalingo con effetti curativi e di prevenzione contro il colesterolo alto.
E' un sedativo e rilassante muscolare, quindi allevia ansia e induce il buon sonno.
I potenti agenti antiossidanti del coriandolo proteggono il fegato e stimolano la naturale capacita' di rigenerarsi : buona notizia per gli alcoolisti e affetti da epatite C.
L'olio essenziale di coriandolo potrebbe essere impiegato per combattere e prevenire l'infezione da Candida Albicans.
Protegge dai danni causati dall'avvelenamento da piombo.
CHLORELLA
Oltre che per diversi altri effetti benefici, la chlorella è un'alga conosciuta per le sue proprietà disintossicanti da tutti i metalli tossici e le tossine ambientali. Questo la rende perfetta per affiancare il coriandolo in una cura disintossicante.
Proprietà
- Agisce sul sistema metabolico e conseguentemente su , compresi gli alti livelli di glicemici, ma anche su alta pressione, colesterolo e obesità problemi cardiovascolari e diabetici
- Miglioramenti del sistema vascolare con riduzioni sino al 50 % dell'ipertensione
- Agisce su vene varicose e sulla cicatrizzazione dei tessuti (pelle, ulcere e emorroidi)
- Favorisce le funzioni depurative dell'intero organismo, assorbe grandi quantità di tossine nell'intestino, risana la flora batterica ed elimina dal fegato e dai tessuti i residui tossici (insetticidi, concimi chimici e metalli pesanti)
- Ottima per risolvere i problemi respiratori come sinusite e rinite
- Aiuta lo sviluppo di "batteri buoni" migliorando la digestione (coliti, ulcere e fibromialgie)
- Aiuta a normalizzare l'equilibrio acido-alcalino
- Permette un miglior assorbimento del calcio (menopausa) e riduce gli odori del corpo
- E' ricca di vitamina K1 e di ferro (indicato specificatamente nelle anemie e nella regolazione del ciclo mestruale)
- Contrasta il dolore da infiammazioni
- Energizzante
SPIRULINA
La Spirulina è una microalga blu-verde appartenente alla famiglia delle Cianophyceae (Divisione Cyanophyta; divisione di alghe unicellulari il cui colore glauco o bluastro è dovuto alla presenza di due pigmenti, la clorofilla e la ficocianina). Come le piante, la Spirulina vive grazie alla fotosintesi. E' lunga 0,3 mm e prende il nome dalla sua forma a spirale. Quest'alga è ritenuta l'alimento vegetale migliore, poiché ricco di proteine, amminoacidi, vitamine, acidi grassi essenziali, carboidrati di facile assunzione ed antiossidanti.
Una delle più antiche forme di vita sulla Terra, la Spirulina ha contribuito a produrre l'ossigeno nella nostra atmosfera miliardi di anni fa in modo che le altre forme di vita potessero apparire. La vera Spirulina è così densa di nutrienti che si può sopravvivere solo con essa e l'acqua. Centinaia di studi hanno confermato la potenza di quest'alga. Ha il 60-70% delle proteine complete, che significa che ha tutti gli 8 amminoacidi essenziali (questo significa che devono essere assunti perché il corpo umano non è in grado di sintetizzarli) e 10 non essenziali che sostengono la buona salute.
La Spirulina Platensis è ricca di vitamine e microelementi; contiene acido Linoleico che regola il metabolismo dei grassi nel corpo, in particolare il metabolismo del colesterolo e dei trigliceridi. Inoltre è ricca di vitamina B 12, in quantità quattro volte superiore a quella presente nel fegato di vitello. Contiene acidi grassi insaturi e clorofilla. Nella medicina cinese è stata una delle prime sostanze usate per curare oltre che per una funzione profilattica. Già gli Aztechi la consideravano un nutrimento base e un elemento della loro forza.
La Spirulina è originaria dell'America centrale ed è nota da molti secoli per le sue proprietà. Gli Aztechi già ne conoscevano le caratteristiche e la usavano, estraendola dai laghi della valle di Anahuac, consumandola insieme con tortillas di mais.
Numerosi sono i benefici di quest'alga: infatti è un integratore dell'alimentazione, sviluppa un'attività antimicrobica ed antibatterica, grazie ai sulfolipidi che si trovano nella parete cellulare. Inoltre essa migliora il rendimento psico-fisico, rafforza il sistema immunitario ed è indicata nella dieta di vegetariani e di vegani, poiché contiene vitamina B12. Last, but not least, la Spirulina aiuta l'organismo ad eliminare i metalli pesanti.
La sua efficacia è data dalla capacità di integrare sostanze vitali che mancano nel corpo umano, inoltre aiuta il metabolismo, incrementa la reattività del sistema immunitario (immuno-modulante), stimola la flora batterica intestinale, aiuta l'eliminazione dei residui del metabolismo, ha un effetto regolante sulla concentrazione degli zuccheri nel sangue, può avere un effetto sui processi infiammatori cronici, può regolare il livello del colesterolo, aumenta la resistenza contro agenti infettivi e fornisce più forza fisica e mentale.
Il campo di applicazione della Spirulina come supporto di terapie è destinato a persone che hanno problemi di nutrizione di diverso tipo (obesità, anoressia, con diete non bilanciate), a vegetariani che devono integrare l'apporto di proteine, a sofferenti di diabete Mellito. Inoltre può essere utilizzata nella profilassi dell' arteriosclerosi, malattie ischemiche del cuore, malattie influenzali, malattie da deficit di ferro, perdita di vista, patologie della pelle con pelle secca e screpolata, acne e foruncolosi.
Unita alla zeolite clinoptilolite è usata per combattere malattie croniche.
Sembra che il prodotto migliore sia quello proveniente dal Cile: il deserto di Atacama, il più arido ed inospitale del mondo, dove è coltivata la Spirulina, è un ecosistema quasi incontaminato, mentre la comunque ottima alga verde-azzurra Klamathnasce e prospera in un lago dell'Oregon (Stati Uniti).
La Spirulina Platensis può anche aumentare il senso di sazietà e la ricchezza di proteine consente di ridurre la quantità di cibo assunto. Tra il tempo di assunzione e il pasto devono trascorrere almeno 60 minuti e almeno 30 minuti dall'assunzione di medicinali; questo garantisce un effetto ottimale del suo uso.
Si consiglia di bere acqua calda o tiepida dopo l'assunzione. Si può assumere per 40 giorni e dopo una pausa di 20 giorni si può riprendere l'assunzione. Alcune controindicazioni riguardano chi ha problemi di tipo renale a causa della ricchezza di proteine.
CLOROFILLA
La clorofilla è un pigmento che si trova in piante a foglia verde intenso e che è importante per il processo fotosintetico. Questo pigmento, tuttavia, fa qualcosa di più che agevolare la produzione di energia nelle piante. La Chlorella prende il suo nome per l'elevato contenuto di clorofilla. Spinaci, fagiolini verdi, porro, cavolo verde e altri vegetali a foglia molto verde sono una buona fonte di clorofilla.
ACIDO MALICO
L’acido malico, noto anche come acido di mela o acido fruttico, in quanto si ritrova nelle mele, è uno dei più potenti disintossicanti dall’alluminio. Aiuta a ridurre la tossicità di alluminio per il cervello, e per questo motivo potrebbe essere utilizzato per aiutare nei casi di morbo di Alzheimer. L’acido malico ha dimostrato di aumentare l’escrezione fecale e urinaria di alluminio. Può anche ridurre la quantità di alluminio che si trova negli organi e nei tessuti del corpo. L'acido Malico si trova in natura oltre che nella mela anche nel rabarbaro, vino, aceto di mele, fragola e papaia.
Ciclo di disintossificazione
Ora che abbiamo approfondito l'argomento metalli pesanti e conosciamo le proprietà e le combinazioni degli elementi naturali sappiamo quali alimenti e integratori devono essere aggiunti in modo particolare alla nostra alimentazione. Arriviamo finalmente alla modalità di assunzione, per un'intensa disintossicazione da metalli pesanti tossici e inquinanti chimici consideriamo un ciclo di almeno due mesi con la zeolite/chlorella e coriandolo.SETTIMANA 1
COLAZIONE
prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella 30 minuti prima di far colazione
poco prima di iniziare a mangiare prendere 20 gocce di tintura coriandolo
PRANZO
prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella 30 minuti prima di pranzo
poco prima di iniziare a mangiare prendere 20 gocce di tintura coriandolo
CENA
prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella 30 minuti prima di cena
poco prima di iniziare a mangiare prendere 20 gocce di tintura coriandolo
SETTIMANA 2
Prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella, 3 volte al giorno 30 minuti prima di colazione pranzo e cena
Non assumere il coriandolo in questa settimana
SETTIMANA 3
Come la SETTIMANA 1 con la differenza che si aumenta la dose di coriandolo da 20 a 40 gocce.
SETTIMANA 4
Prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella, 3 volte al giorno 30 minuti prima di colazione pranzo e cena
Non assumere il coriandolo in questa settimana
SETTIMANA 5
Come la SETTIMANA 1 con la differenza che si aumenta la dose di coriandolo da 20 a 40 gocce.
SETTIMANA 6
Prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella, 3 volte al giorno 30 minuti prima di colazione pranzo e cena
Non assumere il coriandolo in questa settimana
SETTIMANA 7
Come la SETTIMANA 1
SETTIMANA 8
Prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella, 3 volte al giorno 30 minuti prima di colazione pranzo e cena
Non assumere il coriandolo in questa settimana
CONTROINDICAZIONI
ALGA CLORELLA: Non sono conosciute controindicazioni per giovani e bambini. Può interferire con i trattamenti fluidificanti del sangue a causa del contenuto di vitamina K1 e ferro.
ZEOLITE: Nei numerosi test non sono state riscontrate alcun tipo di controindicazioni.
CORIANDOLO: Se usato in dosi eccessive è inebriante e può causare disturbi nervosi e fastidi renali.
Uso esterno
Frizionare 5 gocce di Tintura Madre di Coriandolo due volte al giorno sulle anche,
per un effetto di rimozione dei metalli tossici da tutti gli organi e
articolazioni situati sotto il diaframma. Frizionare nella stessa
modalità anche i polsi, per ottenere un’identica azione
generale sopra il diaframma. Il polso presenta un’alta concentrazione
di nervi, oltre ad essere il passaggio dei principali canali linfatici.
Possibilità di frizionare da 10 a 15 gocce sulla zona dolente per contrastare localmente il dolore, talvolta con effetto immediato.
Mal di testa e altri sintomi in
forma acuta, quindi anche dolori articolari, possono essere risolti con
effetto rapido ottenendo un “tè al coriandolo” con 10 o 20 gocce in una
tazza d`acqua bollente.
Avvertenza importante Assumere il coriandolo a distanza di 30 minuti dopo la zeolite/clorella!
Consigli Finali: Dormire, Sudare e Stimolare la Mente
Dormire per un adeguato numero di ore per notte è un requisito fondamentale per mantenere il corpo e il cervello in buone condizioni. Al contrario, la deprivazione del sonno può pregiudicare le facoltà cognitive, la gestione dello stress, e può indebolire il sitema immunitario. L'esercizio fisico regolare è molto importante per la disintossicazione. Esso consente la evacuazione delle tossine attraverso la pelle, migliorando il metabolismo nel suo complesso.Stimolare il cervello: leggere, meditare e informarsi attivamente su quello che sta realmente accadendo (come sul sito Dioni LOL).
2) LA TERAPIA CHELANTE CON L'EDTA
La procedura standard per la rimozione dei metalli pesanti del corpo è detta "CHELAZIONE"Tutto è compiuto con la somministrazione di un agente chelante - solitamente acido dimercaptosuccinico (DMSA) oppure acido etilendiaminotetraacetico (EDTA) per “chelare”, e cioè “afferrare”, come con le chele di un granchio, i metalli velenosi e poi portarli fuori dall’organismo. - che si lega ai metalli pesanti residenti nello organismo facilitandone la naturale espulsione.
Nonostante il nome complicato, l’EDTA è una sostanza abbastanza innocua e naturale, simile all’aceto, che non viene comunque assimilata ma viene completamente eliminata dall’organismo, portando fuori con sé le sostanze tossiche chelate.
La terapia chelante è largamente utilizzata negli Stati Uniti, Svizzera e Germania, soprattutto per chelare l’eccesso di Calcio che si accumula sui vasi sanguigni dove forma vere e proprie incrostazioni, al fine, quindi, di prevenire ictus, infarti e malattie arteriosclerotiche.
Si effettua per infusione venosa lenta, da 1 a 3 volte alla settimana e con dosaggi variabili in rapporto alle caratteristiche della malattia e della normalità o meno della funzione del rene, dato che il chelato (edta stesso + il metallo legato all’edta) viene eliminato per il 95-98% attraverso il rene.
Un ciclo comprende da venti a trenta fleboclisi somministrate a giorni alterni o meno frequentemente.
Ciascuna fleboclisi ha una durata media di una-due ore durante le quali si può leggere o guardare la televisione.
Il primo ciclo di terapia può essere seguito successivamente da cicli meno intensivi.
Se eseguita da un medico appositamente formato, la terapia chelante non comporta pericoli.
La terapia chelante se ben eseguita non presenta contro indicazioni specifiche, ma essendo il prodotto eliminato per via renale completamente nelle 24 ore, la sua pratica richiede una efficiente funzionalità renale.
E’ quindi controindicata nei casi di grave insufficienza renale, ed anche di quella epatica, ed in generale in organismi già troppo indeboliti.
Inoltre può provocare, insieme all’eliminazione dei metalli tossici, anche una perdita di minerali in traccia utili e benefici, ed è quindi necessario assumere, durante la terapia chelante, determinati integratori alimentari che di solito vengono introdotti nella stessa flebo di chelazione.
Attualmente la Terapia Chelante è effettuata anche in Italia, e non solo per prevenire l’aterosclerosi, ma anche in caso di intossicazione da metalli pesanti, in quanto l’EDTA chela non solo il calcio, ma anche molti altri metalli quali il ferro, l’alluminio, il cadmio, il piombo ecc…
Per maggiori informazioni sul Test dei metalli pesanti nelle urine e la terapia chelante chiedete al vostro medico curante.
GELATI VEGANI
Ogni volta che mangi o bevi qualcosa stai nutrendo o combattendo una malattia - Heather Morgan -
10 gelati vegan da preparare in casa:
Preparare il gelato in casa è molto semplice avendo a disposizione una gelatiera che permetta di avere il tutto pronto nel giro di 20-30 minuti, a seconda del programma utilizzato. Chi non avesse a disposizione una gelatiera, potrà provare ad amalgamare gli ingredienti (preferibilmente freddi da frigo, anche nel caso di impiego della gelatiera) con un frullatore e a versare il composto ottenuto in un contenitore adatto ad essere conservato in freezer.
Il gelato dovrà essere mescolato energicamente con un cucchiai ogni mezz’ora, in modo tale che non si formino dei blocchi di ghiaccio.
Per quanto riguarda l’aggiunta di dolcificanti, nelle seguenti ricette troverete delle indicazioni riguardanti l’impiego di zucchero di canna chiaro biologico.
La scelta della tipologia e della quantità di dolcificante da utilizzare può variare in base agli ingredienti utilizzati, al grado di dolcezza e di maturazione della frutta ed alle proprie esigenze personali. Ad esempio, potreste sperimentare la sostituzione dello zucchero con la stevia o con il malto di riso.
I gelati alla frutta, molto leggeri in quanto preparati con l’utilizzo di semplice acqua o di latte vegetale, ricordano i sorbetti, ma hanno comunque una consistenza molto simile a quella del gelato alla frutta da gelateria.
Prima di apprestarvi alla preparazione del gelato, seguite le istruzioni specifiche della vostra gelatiera, che potrebbero richiedere di posizionare in freezer un disco di congelamento o una ciotola per un certo numero di ore. La riuscita del gelato è più rapida e sicura se gli ingredienti da impiegare vengono posizionati in frigorifero prima dell’utilizzo, compresa l’acqua, la frutta ed il latte vegetale.
La panna vegetale migliore da utilizzare è del tipo da montare. Le dosi indicate permettono di preparare gelato sufficiente per 4 persone. Il gelato fatto in casa può essere conservato in freezer per qualche giorno, ma è necessario fare attenzione che non si indurisca troppo.
1) Gelato alle fragole
250 grammi di fragole fresche
150 millilitri d’acqua
80 grammi di zucchero di canna chiaro
Lavate e pulite le fragole. Affettatele o suddividetele almeno a metà. Versatele nel contenitore del frullatore e frullatele aggiungendo dapprima acqua fredda a poco a poco ed infine versando anche lo zucchero, cercando di ottenere un composto il più possibile omogeneo. A questo punto potrete inserire il composto nella gelatiera ed azionarla per il tempo indicato. Per i gelati alla frutta è consigliabile seguire il programma “sorbetto”, se disponibile.
2) Gelato alla vaniglia
250 millilitri di latte di riso non zuccherato
250 millilitri di panna vegetale
60 grammi di zucchero di canna chiaro
2 cucchiaini di bacche di vaniglia in polvere biologiche
Il gelato alla vaniglia ottenuto con il latte di riso potrà costituire la base di partenza per la preparazione di tutti i vostri gelati cremosi. Conservate sia il latte di riso che la panna vegetale in frigorifero prima di iniziare la preparazione del gelato. Potrete versare tutti gli ingredienti all’interno di una ciotola (preferibilmente in metallo e da lasciare anch’essa raffreddare in frigorifero) ed amalgamarli utilizzando un frullatore ad immersione, fino a quando lo zucchero non risulterà ben sciolto. Versate quindi il composto ottenuto nella gelatiera ed azionatela scegliendo il programma per il gelato tradizionale.
3) Gelato alle banane
300 grammi di banane mature
180 millilitri d’acqua fredda
80 grammi di zucchero di canna chiaro biologico
1/2 limone
Scegliete solamente banane che si trovino ad un perfetto punto di maturazione, in modo da ottenere un gelato dal gusto davvero gradevole. Affettate le banane ed irroratele immediatamente con del succo di limone, per evitare che anneriscano. Frullate le banane insieme allo zucchero di canna e all’acqua fredda. Versate il composto nella gelatiera ed azionatela come di consueto.
4) Gelato alla stracciatella
250 millilitri di latte di riso non zuccherato
250 millilitri di panna vegetale
60 grammi di zucchero di canna chiaro
40 grammi di cioccolato extra fondente
Per la preparazione del gelato alla stracciatella procedete nel preparare la base così come indicato nel caso del gelato alla vaniglia. A parte, grattugiate o tritate il cioccolato con un mixer per ottenere le scagliette tipiche del gelato alla stracciatella. Versate il composto nella gelatiera e soltanto una volta giunti a metà del tempo di preparazione del gelato aggiungete all’interno di essa le scagliette di cioccolato fondente.
5) Gelato al latte di mandorle
250 millilitri di latte di mandorle
250 millilitri di panna vegetale
60 grammi di zucchero di canna chiaro
40 grammi di mandorle dolci
Dopo aver conservato in frigorifero sia la panna che il latte vegetale, amalgamate i due ingredienti con l’aiuto di una frusta o di un frullatore ad immersione, dopo averli versati in una ciotola. Unite al composto anche lo zucchero, rendetelo omogeneo, e versatelo nella gelatiera. Azionatela ed a metà del tempo di preparazione aggiungete le mandorle, dopo averle tritate.
6) Gelato al melone
300 grammi di melone
200 millilitri d’acqua
80 grammi di zucchero di canna chiaro
Sbucciate il melone, affettatelo e suddividete ogni fetta a cubetti, pesando direttamente la polpa per regolarvi con le quantità. Versatelo nel bicchiere del mixer da cucina insieme all’acqua ed allo zucchero di canna. A questo punto, frullate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e versatelo nella gelatiera. Non vi resterà che azionarla.
7) Gelato variegato all’amarena
250 millilitri di latte di riso
250 millilitri di panna vegetale
60 grammi di zucchero di canna chiaro
2 cucchiaini di bacca di vaniglia biologica in polvere.
Amarene sciroppate
Sciroppo all’amarena
Per la preparazione di questo gelato la soluzione ideale consiste nell’avere a disposizione sia amarene sciroppate che sciroppo all’amarena preparati in casa. Preparate la base del gelato seguendo le istruzioni indicate per il gelato alla vaniglia. A metà della preparazione in gelatiera versate una manciata di amarene sciroppate. Decorate il gelato con lo sciroppo di amarena prima di servirlo. Potreste anche decidere di aggiungere un cucchiaio di sciroppo al gelato stesso, durante la preparazione.
8) Gelato al lampone
200 millilitri di latte di riso
200 millilitri di panna vegetale
150 grammi di lamponi
60 grammi di zucchero di canna chiaro
Versate nel frullatore ad immersione o nel mixer da cucina i lamponi freschi. la panna vegetale ed il latte di riso, aggiungendo anche lo zucchero. Frullate il tutto facendo in modo che possa rimanere visibile qualche pezzetto dei frutti di bosco. Versatelo nella gelatiera ed azionatela semplicemente.
9) Gelato alla menta
250 millilitri di latte di riso
250 millilitri di panna vegetale
80 grammi di zucchero di canna chiaro
5 cucchiai di sciroppo alla menta
Versate in una ciotola il latte di riso, la panna vegetale e lo zucchero di canna. Mescolate con una frusta ed unite lo sciroppo alla menta (ancora meglio se preparato in casa). Versate il tutto nella gelatiera ed azionatela. Aggiungendo a metà preparazione delle scagliette di cioccolato fondente potrete ottenere un ottimo gelato al gusto “after eight”. Ricordate di utilizzare sempre ingredienti molto freddi, da frigorifero.
10) Gelato al cacao
250 millilitri di latte di mandorle o di latte di riso
250 millilitri di panna vegetale
80 grammi di zucchero di canna chiaro
15 grammi di cacao in polvere
Per la preparazione del gelato al cacao versate in una ciotola il latte di mandorle o di riso, lo zucchero di canna ed il cacao in polvere (dolce o amaro a seconda dei gusti). Amalgamate gli ingredienti a mano con l’aiuto di una frusta, senza ricorrere al frullatore. Versate il tutto nella ciotola della gelatiera ed azionatela semplicemente. Potete arricchire la preparazione con scaglie di cioccolato fondente o con nocciole tritate da versare nella gelatiera sempre a metà processo.
Fonte: SocrateTV
10 gelati vegan da preparare in casa:
Preparare il gelato in casa è molto semplice avendo a disposizione una gelatiera che permetta di avere il tutto pronto nel giro di 20-30 minuti, a seconda del programma utilizzato. Chi non avesse a disposizione una gelatiera, potrà provare ad amalgamare gli ingredienti (preferibilmente freddi da frigo, anche nel caso di impiego della gelatiera) con un frullatore e a versare il composto ottenuto in un contenitore adatto ad essere conservato in freezer.
Il gelato dovrà essere mescolato energicamente con un cucchiai ogni mezz’ora, in modo tale che non si formino dei blocchi di ghiaccio.
Per quanto riguarda l’aggiunta di dolcificanti, nelle seguenti ricette troverete delle indicazioni riguardanti l’impiego di zucchero di canna chiaro biologico.
La scelta della tipologia e della quantità di dolcificante da utilizzare può variare in base agli ingredienti utilizzati, al grado di dolcezza e di maturazione della frutta ed alle proprie esigenze personali. Ad esempio, potreste sperimentare la sostituzione dello zucchero con la stevia o con il malto di riso.
I gelati alla frutta, molto leggeri in quanto preparati con l’utilizzo di semplice acqua o di latte vegetale, ricordano i sorbetti, ma hanno comunque una consistenza molto simile a quella del gelato alla frutta da gelateria.
Prima di apprestarvi alla preparazione del gelato, seguite le istruzioni specifiche della vostra gelatiera, che potrebbero richiedere di posizionare in freezer un disco di congelamento o una ciotola per un certo numero di ore. La riuscita del gelato è più rapida e sicura se gli ingredienti da impiegare vengono posizionati in frigorifero prima dell’utilizzo, compresa l’acqua, la frutta ed il latte vegetale.
La panna vegetale migliore da utilizzare è del tipo da montare. Le dosi indicate permettono di preparare gelato sufficiente per 4 persone. Il gelato fatto in casa può essere conservato in freezer per qualche giorno, ma è necessario fare attenzione che non si indurisca troppo.
1) Gelato alle fragole
250 grammi di fragole fresche
150 millilitri d’acqua
80 grammi di zucchero di canna chiaro
Lavate e pulite le fragole. Affettatele o suddividetele almeno a metà. Versatele nel contenitore del frullatore e frullatele aggiungendo dapprima acqua fredda a poco a poco ed infine versando anche lo zucchero, cercando di ottenere un composto il più possibile omogeneo. A questo punto potrete inserire il composto nella gelatiera ed azionarla per il tempo indicato. Per i gelati alla frutta è consigliabile seguire il programma “sorbetto”, se disponibile.
2) Gelato alla vaniglia
250 millilitri di latte di riso non zuccherato
250 millilitri di panna vegetale
60 grammi di zucchero di canna chiaro
2 cucchiaini di bacche di vaniglia in polvere biologiche
Il gelato alla vaniglia ottenuto con il latte di riso potrà costituire la base di partenza per la preparazione di tutti i vostri gelati cremosi. Conservate sia il latte di riso che la panna vegetale in frigorifero prima di iniziare la preparazione del gelato. Potrete versare tutti gli ingredienti all’interno di una ciotola (preferibilmente in metallo e da lasciare anch’essa raffreddare in frigorifero) ed amalgamarli utilizzando un frullatore ad immersione, fino a quando lo zucchero non risulterà ben sciolto. Versate quindi il composto ottenuto nella gelatiera ed azionatela scegliendo il programma per il gelato tradizionale.
3) Gelato alle banane
300 grammi di banane mature
180 millilitri d’acqua fredda
80 grammi di zucchero di canna chiaro biologico
1/2 limone
Scegliete solamente banane che si trovino ad un perfetto punto di maturazione, in modo da ottenere un gelato dal gusto davvero gradevole. Affettate le banane ed irroratele immediatamente con del succo di limone, per evitare che anneriscano. Frullate le banane insieme allo zucchero di canna e all’acqua fredda. Versate il composto nella gelatiera ed azionatela come di consueto.
4) Gelato alla stracciatella
250 millilitri di latte di riso non zuccherato
250 millilitri di panna vegetale
60 grammi di zucchero di canna chiaro
40 grammi di cioccolato extra fondente
Per la preparazione del gelato alla stracciatella procedete nel preparare la base così come indicato nel caso del gelato alla vaniglia. A parte, grattugiate o tritate il cioccolato con un mixer per ottenere le scagliette tipiche del gelato alla stracciatella. Versate il composto nella gelatiera e soltanto una volta giunti a metà del tempo di preparazione del gelato aggiungete all’interno di essa le scagliette di cioccolato fondente.
5) Gelato al latte di mandorle
250 millilitri di latte di mandorle
250 millilitri di panna vegetale
60 grammi di zucchero di canna chiaro
40 grammi di mandorle dolci
Dopo aver conservato in frigorifero sia la panna che il latte vegetale, amalgamate i due ingredienti con l’aiuto di una frusta o di un frullatore ad immersione, dopo averli versati in una ciotola. Unite al composto anche lo zucchero, rendetelo omogeneo, e versatelo nella gelatiera. Azionatela ed a metà del tempo di preparazione aggiungete le mandorle, dopo averle tritate.
6) Gelato al melone
300 grammi di melone
200 millilitri d’acqua
80 grammi di zucchero di canna chiaro
Sbucciate il melone, affettatelo e suddividete ogni fetta a cubetti, pesando direttamente la polpa per regolarvi con le quantità. Versatelo nel bicchiere del mixer da cucina insieme all’acqua ed allo zucchero di canna. A questo punto, frullate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e versatelo nella gelatiera. Non vi resterà che azionarla.
7) Gelato variegato all’amarena
250 millilitri di latte di riso
250 millilitri di panna vegetale
60 grammi di zucchero di canna chiaro
2 cucchiaini di bacca di vaniglia biologica in polvere.
Amarene sciroppate
Sciroppo all’amarena
Per la preparazione di questo gelato la soluzione ideale consiste nell’avere a disposizione sia amarene sciroppate che sciroppo all’amarena preparati in casa. Preparate la base del gelato seguendo le istruzioni indicate per il gelato alla vaniglia. A metà della preparazione in gelatiera versate una manciata di amarene sciroppate. Decorate il gelato con lo sciroppo di amarena prima di servirlo. Potreste anche decidere di aggiungere un cucchiaio di sciroppo al gelato stesso, durante la preparazione.
8) Gelato al lampone
200 millilitri di latte di riso
200 millilitri di panna vegetale
150 grammi di lamponi
60 grammi di zucchero di canna chiaro
Versate nel frullatore ad immersione o nel mixer da cucina i lamponi freschi. la panna vegetale ed il latte di riso, aggiungendo anche lo zucchero. Frullate il tutto facendo in modo che possa rimanere visibile qualche pezzetto dei frutti di bosco. Versatelo nella gelatiera ed azionatela semplicemente.
9) Gelato alla menta
250 millilitri di latte di riso
250 millilitri di panna vegetale
80 grammi di zucchero di canna chiaro
5 cucchiai di sciroppo alla menta
Versate in una ciotola il latte di riso, la panna vegetale e lo zucchero di canna. Mescolate con una frusta ed unite lo sciroppo alla menta (ancora meglio se preparato in casa). Versate il tutto nella gelatiera ed azionatela. Aggiungendo a metà preparazione delle scagliette di cioccolato fondente potrete ottenere un ottimo gelato al gusto “after eight”. Ricordate di utilizzare sempre ingredienti molto freddi, da frigorifero.
10) Gelato al cacao
250 millilitri di latte di mandorle o di latte di riso
250 millilitri di panna vegetale
80 grammi di zucchero di canna chiaro
15 grammi di cacao in polvere
Per la preparazione del gelato al cacao versate in una ciotola il latte di mandorle o di riso, lo zucchero di canna ed il cacao in polvere (dolce o amaro a seconda dei gusti). Amalgamate gli ingredienti a mano con l’aiuto di una frusta, senza ricorrere al frullatore. Versate il tutto nella ciotola della gelatiera ed azionatela semplicemente. Potete arricchire la preparazione con scaglie di cioccolato fondente o con nocciole tritate da versare nella gelatiera sempre a metà processo.
Fonte: SocrateTV
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F L O R I C O L T U R A I L M I O G I A R D I N O
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V I A M A N T O V A 4 - 2 1 0 1 2 C A S S A N O M A G N A G O [ V A ]
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ARTEMISIA ANTICANCRO ECCEZIONALE
Ogni volta che mangi o bevi qualcosa stai nutrendo o combattendo una malattia - Heather Morgan -
Esiste un’erba il cui principio attivo combinato con il ferro è in grado di uccidere il tumore in sole 16 ore. Il nome di questa pianta è Artemisia annua.
Questa erba, l’Artemisia annua, potrebbe uccidere fino al 98% delle cellule tumorali in appena 16 ore. Secondo le ricerche pubblicate in “Life Science”, l’artemisinina, derivata dall’Artemisia annua, è stata utilizzata nella medicina cinese e può uccidere il 98% di cellule del cancro del polmone in meno di 16 ore.
In realtà l’erba in questione da sola sconfigge il 28% delle cellule cancerogene,è la sua combinazione con il ferro che porta alla totale distruzione del tumore.
In passato l’artemisinina è stata utilizzata come un potente rimedio antimalarico ma ora è dimostrato che questa cura è efficace anche nella lotta contro il cancro.
Questo perché quando si aggiunge del ferro alle cellule tumorali infettate, attacca selettivamente le cellule “cattive”, e lascia quelle “buone” intatte.
Gli scienziati che seguono le ricerche, condotte presso l’Università della California, hanno dichiarato: “In generale i nostri risultati mostrano che l’artemisinina ferma il fattore di trascrizione ‘E2F1′ e interviene nella distruzione delle cellule tumorali del polmone, il che significa che controlla la crescita e la riproduzione delle cellule del cancro”.
Utilizzando una varietà resistente alle radiazioni delle cellule del cancro al seno (che aveva anche una elevata propensione per l’accumulo di ferro) l’artemisinina si è dimostrata avere un tasso di uccisione del cancro del 75% dopo appena 8 ore, e uno del quasi 100% dopo appena 24 ore.
LA PROVA VIVENTE
Su questo aspetto abbiamo raccolto la testimonianza di Amedeo Gioia docente romano che così ha scritto:
“Io sono la prova vivente che la cura con l’artemisia annua funziona, operato due volte di cancro alla vescica esame istiologico G3 e TNM: pT2, invitato a fare delle infiltrazioni di chemio l’oncologo le ha ritenute inutili in quanto i carcinomi avevano colpito anche la prostata e l’ilio (intestino). Ricoverato in urologia al San Filippo Neri per l’asportazione di vescica, prostata ed un tratto dell’intestino, avrei continuato a vivere con le sacchette per l’orina e feci. Ho rifiutato la chemioterapia e mi hanno dimesso dandomi una settimana, massimo due mesi di vita. Mio figlio ha scoperto che esisteva questa pianta, che distrugge le cellule cancerogene, ed e’ riuscito a trovarla in soluzione alcolica (tipo fernet) e ho incominciato ad assumerla, Una correzione nel caffe’ la mattina, un bicchierino dopo pasto ed uno dopo cena. Dopo 48 ore non avevo più dolori e dopo sei giorni orinavo quasi normale (prima ogni 1/2 ora e con dolore). Per controllo ho fatto un’ecografia, esame del sangue per le marche tumorali ed una TAC. Risultato non ho più nulla”.
A conferma di tutto ciò un articolo di una autorevole sito medico PUBMED. Ecco il link:http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15642597
Per acquisto online: floricolturailmiogiardino
Per il dottor Len Saputo si tratta addirittura di una cancer smart bomb, una bomba intelligente contro il cancro: l'artemisia, infatti, si sarebbe rivelata efficace nella distruzione del 75% delle cellule tumorali resistenti alle radiazioni, nel cancro al seno, ovvero dove un'elevata propensione ad accumulo di ferro, in sole 8 ore, balzate fino al 100% dopo soltanto 24 ore.
Ma questa "erba magica" è davvero così efficace?
"Si tratta di studi interessanti e che hanno un fondamento" spiega a Panorama.it Marco Pierotti, direttore scientifico dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano . "Anche se a prima vista si potrebbe pensare ad una di quelle notizie da lasciar perdere, esistono studi in proposito fin dal 2001, mentre quello più recente risale al 2011, quando sono stati condotti esperimenti in vitro".
Come funziona l'Artemisia Annua?
Questa erba era usata nella medicina cinese, poi venne dimenticata per un lungo periodo, fino a quando negli anni '70 si ritrovarono manoscritti che ne indicavano l'uso come antimalarico. Diciamo che può dare degli effetti positivi là dove c'è un'alta concentrazione di ferro, situazione che si verifica in alcuni tipi di tumore (non tutti, però), per garantire la rapida riproduzione delle cellule tumorali, sulle quali questa erba risulta "tossica". Insomma, non si tratta di una sorta veleno di scorpione...
PubMed è un databasebibliografico contenente informazioni sulla letteratura scientificabiomedica dal 1949 ad oggi; la cui prima versione online è del gennaio del 1996.[1].
Prodotto dal National Center for Biotechnology Information (NCBI) presso la National Library of Medicine (NLM) dei National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti, la banca dati viene comunemente interrogata attraverso Entrez, il motore di ricerca messo a punto dall’NCBI per l’individuazione di informazioni biologiche, chimiche e mediche.
PubMed, con oltre 18 milioni di riferimenti bibliografici derivati da circa 5.300 periodici biomedici, consente l’accesso al MEDLINE (Medical Literature Analysis and Retrieval System), l’archivio bibliografico on-line del sistema MEDLARS. PubMed condivide le informazioni di base con Medline e con l’Index Medicus, la corrispondente versione a stampa la cui pubblicazione, per l’avvento degli strumenti informatici, è stata interrotta nel 2004. Rispetto a Medline, PubMed è tuttavia arricchito da riferimenti provenienti da altri database bibliografici secondari specializzati, come l’Index to Dental Literature, l’International Nursing Index, l’Hospital Literature Index e altre fonti d’informazione su specifici settori. Sono oltre 17 milioni gli articoli reperibili tramiteabstract, gli articoli tipo review sono in totale oltre 1,5 milioni mentre gli articoli disponibili in free full text (testo integrale) sono oltre 3,1 milioni.
Fonte: retenews24
Esiste un’erba il cui principio attivo combinato con il ferro è in grado di uccidere il tumore in sole 16 ore. Il nome di questa pianta è Artemisia annua.
Questa erba, l’Artemisia annua, potrebbe uccidere fino al 98% delle cellule tumorali in appena 16 ore. Secondo le ricerche pubblicate in “Life Science”, l’artemisinina, derivata dall’Artemisia annua, è stata utilizzata nella medicina cinese e può uccidere il 98% di cellule del cancro del polmone in meno di 16 ore.
In realtà l’erba in questione da sola sconfigge il 28% delle cellule cancerogene,è la sua combinazione con il ferro che porta alla totale distruzione del tumore.
In passato l’artemisinina è stata utilizzata come un potente rimedio antimalarico ma ora è dimostrato che questa cura è efficace anche nella lotta contro il cancro.
Questo perché quando si aggiunge del ferro alle cellule tumorali infettate, attacca selettivamente le cellule “cattive”, e lascia quelle “buone” intatte.
Gli scienziati che seguono le ricerche, condotte presso l’Università della California, hanno dichiarato: “In generale i nostri risultati mostrano che l’artemisinina ferma il fattore di trascrizione ‘E2F1′ e interviene nella distruzione delle cellule tumorali del polmone, il che significa che controlla la crescita e la riproduzione delle cellule del cancro”.
Utilizzando una varietà resistente alle radiazioni delle cellule del cancro al seno (che aveva anche una elevata propensione per l’accumulo di ferro) l’artemisinina si è dimostrata avere un tasso di uccisione del cancro del 75% dopo appena 8 ore, e uno del quasi 100% dopo appena 24 ore.
LA PROVA VIVENTE
Su questo aspetto abbiamo raccolto la testimonianza di Amedeo Gioia docente romano che così ha scritto:
“Io sono la prova vivente che la cura con l’artemisia annua funziona, operato due volte di cancro alla vescica esame istiologico G3 e TNM: pT2, invitato a fare delle infiltrazioni di chemio l’oncologo le ha ritenute inutili in quanto i carcinomi avevano colpito anche la prostata e l’ilio (intestino). Ricoverato in urologia al San Filippo Neri per l’asportazione di vescica, prostata ed un tratto dell’intestino, avrei continuato a vivere con le sacchette per l’orina e feci. Ho rifiutato la chemioterapia e mi hanno dimesso dandomi una settimana, massimo due mesi di vita. Mio figlio ha scoperto che esisteva questa pianta, che distrugge le cellule cancerogene, ed e’ riuscito a trovarla in soluzione alcolica (tipo fernet) e ho incominciato ad assumerla, Una correzione nel caffe’ la mattina, un bicchierino dopo pasto ed uno dopo cena. Dopo 48 ore non avevo più dolori e dopo sei giorni orinavo quasi normale (prima ogni 1/2 ora e con dolore). Per controllo ho fatto un’ecografia, esame del sangue per le marche tumorali ed una TAC. Risultato non ho più nulla”.
A conferma di tutto ciò un articolo di una autorevole sito medico PUBMED. Ecco il link:http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15642597
Per acquisto online: floricolturailmiogiardino
Per il dottor Len Saputo si tratta addirittura di una cancer smart bomb, una bomba intelligente contro il cancro: l'artemisia, infatti, si sarebbe rivelata efficace nella distruzione del 75% delle cellule tumorali resistenti alle radiazioni, nel cancro al seno, ovvero dove un'elevata propensione ad accumulo di ferro, in sole 8 ore, balzate fino al 100% dopo soltanto 24 ore.
Ma questa "erba magica" è davvero così efficace?
"Si tratta di studi interessanti e che hanno un fondamento" spiega a Panorama.it Marco Pierotti, direttore scientifico dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano . "Anche se a prima vista si potrebbe pensare ad una di quelle notizie da lasciar perdere, esistono studi in proposito fin dal 2001, mentre quello più recente risale al 2011, quando sono stati condotti esperimenti in vitro".
Come funziona l'Artemisia Annua?
Questa erba era usata nella medicina cinese, poi venne dimenticata per un lungo periodo, fino a quando negli anni '70 si ritrovarono manoscritti che ne indicavano l'uso come antimalarico. Diciamo che può dare degli effetti positivi là dove c'è un'alta concentrazione di ferro, situazione che si verifica in alcuni tipi di tumore (non tutti, però), per garantire la rapida riproduzione delle cellule tumorali, sulle quali questa erba risulta "tossica". Insomma, non si tratta di una sorta veleno di scorpione...
PubMed è un databasebibliografico contenente informazioni sulla letteratura scientificabiomedica dal 1949 ad oggi; la cui prima versione online è del gennaio del 1996.[1].
Prodotto dal National Center for Biotechnology Information (NCBI) presso la National Library of Medicine (NLM) dei National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti, la banca dati viene comunemente interrogata attraverso Entrez, il motore di ricerca messo a punto dall’NCBI per l’individuazione di informazioni biologiche, chimiche e mediche.
PubMed, con oltre 18 milioni di riferimenti bibliografici derivati da circa 5.300 periodici biomedici, consente l’accesso al MEDLINE (Medical Literature Analysis and Retrieval System), l’archivio bibliografico on-line del sistema MEDLARS. PubMed condivide le informazioni di base con Medline e con l’Index Medicus, la corrispondente versione a stampa la cui pubblicazione, per l’avvento degli strumenti informatici, è stata interrotta nel 2004. Rispetto a Medline, PubMed è tuttavia arricchito da riferimenti provenienti da altri database bibliografici secondari specializzati, come l’Index to Dental Literature, l’International Nursing Index, l’Hospital Literature Index e altre fonti d’informazione su specifici settori. Sono oltre 17 milioni gli articoli reperibili tramiteabstract, gli articoli tipo review sono in totale oltre 1,5 milioni mentre gli articoli disponibili in free full text (testo integrale) sono oltre 3,1 milioni.
Fonte: retenews24
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