Riconosci nell'animale un soggetto, non un oggetto? Allora sii coerente, non domandare "che cosa" mangiamo oggi, ma "chi" mangiamo oggi. - Charlotte Probst -
Carciofi saltati in padella.
Una volta puliti, tagliateli a spicchi e cuoceteli in padella con un
filo di extravergine, aglio e magari qualche patata tagliata a fettine.
La cottura durerà circa 15 minuti; aggiungete del brodo vegetale per
evitare che si brucino.
Carciofi in umido. Preparate un soffritto, aggiungete i
carciofi e lasciateli scottare per qualche istante. A questo punto unite
la polpa di pomodoro e lasciate cuocere per circa 20 minuti. A piacere
potete aggiungere capperi o pomodori secchi.
Carciofi ripieni. Per una buona riuscita della ricetta scegliete il carciofo romanesco detto anche mammola o cimarolo.
Potete utilizzare pane raffermo ammorbidito nel latte vegetale, del macinato vegano, pangrattato, trito vegano di frutta secca ed erbe
aromatiche e poi cuocere il tutto in tegame o al forno. Successo
assicurato.
Pulire i carciofi scartando le foglie più esterne e tagliate le punte. Aprite
delicatamente il centro di ogni carciofo e scavate con un cucchiaio per
fare posto al ripieno. Cuocete i carciofi per 8-10 minuti in abbondante
acqua salata, fate attenzione che non si ammorbidiscano troppo,
altrimenti potrebbero aprirsi eccessivamente. Scolateli e lasciate
capovolti su una griglia per eliminare l'eccesso di acqua. Lasciateli
raffreddare.
Preparare il ripieno: mettendo in ammollo il pane raffermo con il latte. Strizzatelo e
versatelo in una ciotola insieme al macinato vegano, il parmigiano vegano,
l'aglio e il prezzemolo tritati. Aggiungete una macinata di pepe fresco,
il sale e mescolate bene per amalgamare tutti gli ingredienti.
Riempite i carciofi con la farcia di carne, facendo attenzione a non
romperli, spolverizzateli con il pangrattato e disponeteli in una
pirofila da forno precedentemente oliata. Bagnate i carciofi con due
mestoli di brodo, aggiungete l'olio e mettete in forno a 180 °C per 45
minuti. Durante la cottura aggiungete qualche cucchiaio di brodo per
bagnare le foglie esterne. Se vedete che il pangrattato prende colore
troppo rapidamente, copriteli con carta argentata.
Variante Carciofi ripieni
Non scartate le foglie interne ricavate
dai carciofi perché sono le più tenere. Tritatele finemente e
aggiungetele al composto del ripieno.
Carciofi fritti. La frittura si può fare con o senza pastella di farina di ceci.
Carciofi marinati in cui, dopo averli puliti e passati
in acqua e limone, si lasciano insaporire per un’ora con un’emulsione di
olio, aceto, sale e timo o menta fresca.
Carciofi al vapore. Con questa cottura manterrete il più
possibile inalterate le proprietà di questi ingredienti e potrete
diminuire i grassi. Per renderli più sfiziosi condite con olio
extravergine, sale, peperoncino e origano.
Carciofi alla Giudea. Per una buona riuscita della ricetta scegliete il carciofo romanesco detto anche mammola o cimarolo. Pulire le mammole e allargarne il cuore con un cucchiaino, tagliare anche i gambi a tocchetti e infilare tutto in pentolak, i carciofi a testa in giù. Coprire con acqua, olio, sale, olive, prezzemolo e cuocere fino a che la base dei carciofi sia morbida alla prova stecchino. Scolarli e servirli con olio e sale nel piatto in cui intingere ogni foglia.
Tisana al carciofo. La si trova facilmente in
erboristeria ma possiamo prepararla anche noi a casa lasciando bollire
per un paio di minuti acqua minerale, naturale, foglie di carciofo e un
cucchiaio di miele. Lasciate riposare, filtrate.