lunedì 15 giugno 2015

ALOINA: AMICA O NEMICA?

Mangiare carne è digerire le agonie di altri esseri viventi - Marguerite Yourcenar
 
ALOINA: perché usarla

L’Aloe, è una pianta da sempre utilizzata in occidente a scopo purgante.
 Come riportato in Farmacopea Ufficiale Italiana il “succo condensato a secchezza ottenuto dalle foglie di diverse specie di Aloe” è contenuto in varie specialità erboristiche atte a tal fine.

La parte della pianta utilizzata, tecnicamente chiamata “droga” è dunque la polvere ottenuta dall’essiccazione del liquido bruno che cola dalla foglia.

Questa polvere altro non è che un concentrato di antrachinoni primo tra i quali l’Aloina e suoi derivati che si ritrovano in concentrazioni dal 20 al 30 %.

Se invece della polvere ottenuta con il procedimento appena descritto si utilizza il succo della foglia intera, la percentuale di Aloina diminuisce notevolmente e se poi la si diluisce al 50% con il miele si dimezza ulteriormente.
Ciò ci da indicazioni sul fatto che il contenuto di Aloina nel preparato di padre Romano Zago rientra in limiti di sicurezza molto elevati.
Questo non significa che il prodotto non può essere leggermente lassativo ma considerando l’uso che da sempre ne fa la medicina ufficiale e le sue concentrazioni si rientra in intervalli di concentrazione notevolmente sicuri.