lunedì 15 giugno 2015

*APPUNTI SULL'ALOE*

Mangiare carne è digerire le agonie di altri esseri viventi - Marguerite Yourcenar


Il genere ALOE appartiene alla famiglia delle Liliacee, di cui fanno parte circa 350 specie, originarie dell’Africa, del Madagascar e dall’Arabia. Il nome Aloe potrebbe derivare da una parola di origine orientale(probabilmente Araba) che significa “amaro” o dal Greco ”àls-alòs”che significa “sale”, per ricordare il sapore amaro simili a quello dell’acqua di mare.
Qualunque sia la sua etimologia è certo che è una pianta conosciuta fin dai tempi più antichi per le sue molteplici capacità terapeutiche.
Le prime testimonianze sono state ritrovate su una tavoletta di argilla ritrovata nei pressi di Bagdad e datata 2.200 a.C..

Delle diverse specie di Aloe, le più riconosciute sono:
Aloe Vera o Barbadensis, Aloe Arborescens Miller, Aloe ferox, Aloe Chinensis.

Fiori

L’Aloe sviluppa i fiori dalla primavera all’autunno a seconda della specie e delle varietà e si formano sulla sommità di un lungo stelo, semplice o ramificato, producendo infiorescenze ad ombrella, pendenti, tubolari. I fiori sono di solito di colore tendente al rosso, all’arancio o al giallo.
All'infiorescenza è legato il segnale che la pianta è adulta e che quindi ha il pieno dei principi attivi nel suo gel e nella sua buccia, nel caso dell'arborescens. 

Tecniche culturali

L’Aloe vive bene nei climi temperati. In Italia vive tranquillamente all’esterno nelle zone meridionali, mentre al nord deve essere coltivata in appartamento o in serra, in vasi che variano dagli 8 ai 60 cm. Le temperature ideali per l’Aloe variano tra i 20 e i 24 gradi di giorno e tra i 10 e i 14 gradi di notte. Nel periodo invernale tali temperature possono scendere di 3-4 gradi, ma mai sotto i 3 gradi.

Innaffiatura

Nel periodo primaverile/estivo l’Aloe va innaffiata con moderazione e avendo cura di non bagnare le foglie, in modo da evitare che l’acqua possa depositarsi tra le foglie che potrebbero portare a marciumi. E' raccomandata l'eliminazione dei sottovasi nelle piante invasate per scongiurare ogni rischio di ristagno d'acqua.
In autunno-inverno le innaffiature vanno via via diminuite fino alla totale sospensione per tutto l’inverno. Con la primavera si riprendono gradatamente le innaffiature.

Concimazione

L’Aloe si concima una volta ogni due mesi a partire dalla primavera e per tutta l’estate utilizzando dei concimi liquidi diluiti nell’acqua da innaffiare. In commercio ne esistono di tanti tipi ma è buona norma leggere l’etichetta che specifica la composizione e somministrare un concime che oltre ad avere i cosiddetti MACROELEMENTI , abbia anche i MICROELEMENTI, tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita.

L’aloe vera (o aloe Barbadensis), famosa per le sue numerose proprietà terapeutiche: cicatrizzate per scottature e ferite, lassativa, tonica e rivitalizzante per la pelle. Si utilizza la parte interna gelatina o in polvere dopo l’essiccazione. Le foglie sono di colore verde, carnose e raggiungono anche 90 cm di lunghezza, con un peso di kg. 1,200.
I fiori sono di colore giallo, molto densi e compaiono ad Aprile.
Contiene molti filamenti di siero giallo (l'aloina, un forte lassativo) all'interno della buccia perciò è sconsigliatissimo l'utilizzo della stessa. Per uso alimentare, dell'aloe vera si raccomanda l'utilizzo del solo gel interno. 

aloe vera

L’Aloe arborescens Miller, originaria di Capo di Buona Speranza, ha delle foglie disposte a rosetta di colore verde-grigio. Può raggiungere anche i 2 metri di altezza, con foglie di 60 cm, di colore grigio-verde, possono essere ricurve o dritte, del peso di 200 gr., con spine di colore verde-giallo. Fiorisce nel mese di Febbraio e produce dei fiori di colore rosso a grappoli tubolari che si sviluppano lungo gli steli. Data la scarsità del siero giallo presente nella buccia dell'arborescens, è commestibile anche senza sbucciatura. 



L'Aloe Ferox, originaria del Sud Africa, può raggiungere i 4 metri di altezza. La lunghezza delle foglie può raggiungere il metro e un peso superiore al kg., presenta spine sia sui lembi che sulla pagina inferiore della foglia.Il colore delle spine è di colore rosso scuro. Nel mese di Marzo si sviluppano le infiorescenze che sono di un colore giallo rosso.

aloe vera


Ci sono più di 400 specie di Aloe ed è importante che si sappia.
L'Aloe Vera è una di queste specie.
E' una qualità di Aloe di facile coltivazione e molto economica da lavorare, ma non per questo la migliore qualità purtroppo.

Intanto c'è da dire che la pianta è molto grande rispetto alle sue sorelle, quindi, al contrario di molte altre specie, una foglia di Aloe Vera può pesare anche 2 kg e mezzo, quindi si estrae una grande quantità di liquido da porre nei prodotti, con un costo in fondo basso.
Essendo la più economica, viene maggiormente pubblicizzata e consente margini di guadagno elevati e minori costi all'acquirente finale, ma i costi sono proporzionati ai minori benefici terapeutici.

Gli studi effettuati sull'Aloe Vera dimostrano ottimi benefici, specialmente cosmetici per le proprietà idratanti, ma i benefici terapeutici sono di gran lunga ridotti, rispetto ad esempio alla "sorella" Aloe Arborescens Miller, in proporzione da 3 a 10, per capirci.


aloe vera vs arborescens

Spesso poi la stessa Aloe Vera, oltre ad essere la "sorella minore" per ritorni terapeutici, viene lavorata e trasformata non sempre al meglio.
Per avere i benefici tipici della pianta, la crescita deve avvenire al sole nel suo habitat ed avere almeno un'età di 7 anni di maturazione (la maggioranza delle aziende produttrici non aspettano questo periodo di tempo, perché è troppo oneroso economicamente).

Al contrario purtroppo la specie Aloe Vera viene fatta spesso crescere in serre italiane fino al raggiungimento di 7-8 centimetri, poi le piantine vengono inviate in Norvegia, Danimarca ed Olanda e poste in serra, dove vengono immerse in acqua per l'idrocoltura, (in genere all'acqua vengono aggiunti gli ormoni e altri prodotti che aiutano la velocizzazione della crescita). Quando le piante tornano in Italia dopo poco tempo sono già alte 1metro, a volte 1 metro e mezzo, ma sono colme di quell'acqua. Non hanno assorbito sole, quindi, ma ormoni.

Per ottenere benefici da un prodotto di Aloe il consumatore deve usare:
a) Aloe Vera cresciuta naturalmente al sole in luoghi di origine, avere l'età giusta ed essere lavorata adeguatamente.
b) Aloe Arborescens Miller, che presenta effetti terapeutici decisamente maggiori. E' importante però che anche questa specie sia estratta da piante di almeno 7 anni, cresciuta naturalmente al sole in luoghi di origine, estratta da foglia fresca (non liofilizzata e poi reidratata!), lavorata adeguatamente.

 

Aloe vera o Aloe arborescens?

L’aloe vera (Aloe barbadensis) e l’aloe arborescens sono due diversi tipi di Aloe, dagli effetti benefici molto simili.
La prima differenza, visibile ad occhio nudo, consiste nelle dimensioni della foglia (e quindi nel risultato della lavorazione)

Cosa significa?
Significa che per ottenere la stessa quantità di gel d’aloe occorre aprire più foglie di Aloe arborescens, piuttosto che di Aloe vera. Questo favorisce la possibile presenza accidentale di Antrachinoni nel gel.
D’altro canto l’Aloe arborescens è molto più povera d’acqua rispetto all’Aloe vera, pertanto ha una maggior concentrazione di principi attivi, e quindi il suo succo è di qualità superiore, essendo più ricca in acemannano.