Non si può mangiare ciò che ha un volto. - Paul McCartney -
I rimedi naturali per la piorrea, che si manifesta con infiammazione, in cui è presente un’infezione, le gengive sanguinano e i denti sono allentati, ma non danneggiati irrimediabilmente, sono piante e olii essenziali, capaci di rafforzare le gengive e aumentare la resistenza agli attacchi batterici, ognuna delle quali ha una funzione specifica ed effetti diversi sui nostri denti.
- La malva: I fiori e in particolare le foglie della malva sono ricche di mucillagini, che conferiscono alla pianta proprietà emollienti e antinfiammatorie per tutti i tessuti molli del corpo. Questi principi attivi agiscono rivestendo le mucose con uno strato vischioso che le proteggono da agenti irritanti esercitando un effetto lenitivo e decongestionante.
- Il tea tree oil: viste le sue numerose proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, l'olio essenziale di Melaleuca, trova indicazione in caso di placca dentale, afte, ascessi e ovviamente piorrea. Sotto forma di lozione, con una concentrazione del 15%, è indicato per l'igiene della bocca, contro la formazione della placca; quando ci siano infiammazioni delle gengive e delle mucose utilizzando 15-20 gocce in mezzo bicchiere d'acqua per sciacqui e gargarismi. Si può utilizzare sullo spazzolino, versando 2 gocce nel dentifricio nella pulizia quotidiana dei denti.
- Olio essenziale di mirra: oltre a svolgere un’azione astringente e antisettica, diventa il trattamento ideale per la cura di gengive delicate, perché tonifica e rafforza le gengive, scongiurando l’insorgenza della piorrea. Usato per gargarismi o localmente, risolve i disturbi legati del cavo orale, come gengiviti, stomatiti e afte. Come il tea tree oil, può anche essere utilizzato 2 gocce sul dentifricio per aumentarne l’azione anti-placca. Per fare una lozione, mettere 5 gocce di mirra in un bicchiere di acqua tiepida e fare sciacqui prolungati, almeno due volte al giorno, contro ulcerazioni e infezioni della bocca.
- La salvia: è molto utile in tutti i casi di infezioni della bocca. Quando le gengive appaiono gonfie, tumefatte e calde, si può utilizzare anche un decotto di salvia. Fate bollire in un litro di acqua 50 gr di foglie di salvia. Dopo mezz’ora filtrate il liquido e fate dei risciacqui 2-3 volte al dì.
- La ratania: ha proprietà astringenti e antinfiammatorie dovute alla presenza dei tannini che disinfettano e proteggono efficacemente le gengive e ne bloccano il sanguinamento. Inoltre esercita un’efficace azione antibatterica utile in modo particolare per l'uso topico in gargarismi, sciacqui, contro forme tutte le flogosi del cavo orofaringeo. Miscelato con del carbonato di calcio, pulisce a fondo e previene la formazione della carie.
ASCESSO GENGIVALE
L’ascesso gengivale è, insieme a quello
dentale, uno dei più frequenti disturbi del cavo orale. Si tratta
dell’accumulo di materiale purulento in una sacca rigonfia, che si verrà
a formare in qualunque parte della gengiva, anche se è più diffuso alla
sua base. Quali sono le cause e quali i possibili rimedi?
Così come tutte le infezioni del cavo orale, anche l’ascesso
gengivale non dovrà essere sottovalutato.
CAUSE E SINTOMI
Così come accade per l’ascesso dentale,
anche quello gengivale è causato dalla colonizzazione da parte di
batteri. Data l’attività di contenzione del sistema immunitario, questi
vengono racchiusi in una capsula: una sacca purulenta ricca non solo di
questi agenti esterni, ma anche di globuli bianchi. Questa evenienza,
che ha la funzione primaria di impedire il passaggio dell’infezione
altrove, è la ragione del gonfiore gengivale. Non di rado, inoltre, l’ascesso gengivale è conseguenza diretta di uno dentale già esistente, non adeguatamente curato.
Non è possibile stilare un elenco esaustivo di tutte le cause che
potrebbero portare alla formazione dell’ascesso, poiché qualsiasi via
d’entrata ai batteri può portare a questa eventualità. Generalmente, si
tratta della conseguenza di una gengivite non curata, ma anche di una
pulizia carente, della presenza diffusa di tartaro, placca e carie.
In casi più rari può essere una lesione alle gengive, come un trauma da
taglio ripetuto, a predisporre un ambiente favorevole alla crescita dei
batteri. In questo senso, han rilevanza tutte quelle lesioni causate da
protesi, apparecchi o ponti, che possono ferire la gengiva causando
l’accumulo di cibo nell’alveo.
Le manifestazioni esterne, così come già ricordato, sono quelle di un
rigonfiamento teso ed estremamente dolente, spesso molto arrossato data
l’irrorazione di sangue dai capillari coinvolti. Il dolore
può essere anche particolarmente intenso, tanto da rendere difficile
l’alimentazione, la normale igiene orale o il comune riposo.
TRATTAMENTO E RIMEDI
L’ascesso gengivale deve essere tempestivamente gestito dal medico e
dal dentista di fiducia, per ridurre il rischio l’infezione si possa
manifestare altrove. Normalmente sarà prescritta una terapia antibiotica
e, se la condizione lo richiede, degli antinfiammatori. A volte lo
specialista potrà decidere per piccoli interventi ambulatoriali, come l’incisione
dell’ascesso, l’aspirazione del suo contenuto e la disinfezione
profonda della capsula. Va sottolineato come la presenza di un accumulo
di batteri nel cavo orale non sia dannosa solo per la possibilità
raggiungano altri organi, ma anche per la salute della stessa gengiva.
Se non trattata adeguatamente, l’infezione può portare a danni
permamenti del tessuto gengivale, aprendo così la strada alla parodontite
L’universo dei rimedi naturali
è ricco di proposte per trattare qualsiasi tipo di ascesso, anche se la
loro efficacia è normalmente solo sintomatica, quindi non in grado di
agire sulla causa del problema. Fra i ritrovati efficaci sicuramente gli
sciacqui con acqua e sale, dato l’effetto antibatterico dovuto all’osmosi. Ma anche i chiodi di garofano, perché blandamente anestetizzanti, così come anche qualche goccia di propoli direttamente sulla sede.
La tradizione popolare consiglia altre metodiche diffusissime, in
realtà pericolose sia per la salute delle gengive che del paziente
stesso. Si consiglia quindi di evitare di bucare in modo casalingo
l’ascesso poiché, sebbene lo svuotamento della sacca apporti sollievo,
lo strumento utilizzato potrebbe non essere sufficientemente sterile
oppure si potrebbero inavvertitamente causare danni profondi alle
gengive.